Elon Musk, dopo mesi alla guida del Dipartimento per l'efficienza governativa (DOGE), potrebbe essere vicino all’uscita dall’amministrazione Trump? La sua nomina, nata da uno degli ordini esecutivi del presidente, ha segnato un esperimento senza precedenti: un outsider del mondo della tecnologia incaricato di ridurre la spesa pubblica e snellire la burocrazia federale. Ma ora, con le prime tensioni e le indiscrezioni su un possibile allontanamento, si aprono interrogativi sul futuro del DOGE e sul successore di Musk.
Durante la campagna elettorale del 2024, l’uomo più ricco al mondo, Elon Musk, ha apertamente sostenuto Donald Trump. Oltre a finanziare la campagna repubblicana, ha usato il suo social, X, per amplificare i messaggi a favore del tycoon e ha partecipato a diversi comizi.
In molti si chiedevano quale fosse il tornaconto di Musk in questa alleanza. La risposta non ha tardato ad arrivare. Con l'elezione di Trump per il suo secondo mandato, è apparso evidente che il miliardario avrebbe ricoperto un ruolo chiave nella nuova amministrazione.
È così che Musk è stato nominato a capo del Dipartimento per l'efficienza governativa. Non si tratta di un dipartimento ufficiale ma di un'unità creata attraverso uno dei numerosi ordini esecutivi di Trump. Musk, quindi, opera senza un incarico governativo tradizionale.
Il DOGE ha l’obiettivo di snellire il governo federale, riducendo la spesa pubblica e aumentando l’efficienza. Per i suoi sostenitori, affidare la guida a una figura lontana dalla burocrazia tradizionale avrebbe potuto rappresentare la chiave del successo.
Tuttavia, nei primi due mesi di attività, la presenza ingombrante di Musk nell’amministrazione Trump ha fatto discutere più volte. Se inizialmente il DOGE godeva di ampio sostegno, le critiche sono arrivate rapidamente con i primi licenziamenti di lavoratori federali e la chiusura di diverse agenzie governative.
Il 2 aprile, Politico ha rivelato che il presidente americano avrebbe confidato alla sua cerchia ristretta che Elon Musk abbandonerà presto il suo attuale ruolo. Secondo quanto riportato, Trump si è detto soddisfatto sia di Musk che del suo operato, ma ha aggiunto che il miliardario tornerà presto alle sue attività principali mantenendo piuttosto un ruolo di supporto.
L’indiscrezione è arrivata all’indomani delle elezioni per la Corte Suprema del Wisconsin, un voto considerato da molti come un referendum anticipato sulla presidenza di Trump. Tuttavia, il risultato ha segnato la prima sconfitta del tycoon dopo la vittoria della candidata liberale. Elon Musk e altri gruppi a lui vicini avevano investito oltre 21 milioni di dollari nella campagna del candidato repubblicano. La sconfitta ha sollevato interrogativi sull’effetto negativo che l’associazione con Musk potrebbe aver avuto sugli elettori. Il Wisconsin, infatti, è noto per non essere storicamente legato a un solo partito politico.
Musk ha respinto l’indiscrezione di Politico, definendola "fake news". La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha invece attaccato duramente l’articolo, etichettandolo come "spazzatura".
Yeah, fake news https://t.co/nPhTpZj3Fc
— Elon Musk (@elonmusk) April 2, 2025
Il vicepresidente JD Vance, in un’intervista a FOX & Friends, ha dichiarato che "il lavoro di Elon non è nemmeno lontanamente concluso":
Vance ha poi rivelato che Musk si deve dedicare al progetto per sei mesi, quindi circa fino alla fine del mese di maggio, ma ha chiarito che il lavoro avviato dall’imprenditore non potrà essere completato in questo arco di tempo.
Musk è ormai diventato l’uomo dei tagli negli Stati Uniti e quindi è difficile pensare che il progetto venga portato avanti senza lui. Il sito ufficiale di DOGE, nel suo "muro delle ricevute", pubblica migliaia di contratti risolti e aggiorna costantemente la cifra "risparmiata" grazie ai tagli.
Ma ora, la domanda cruciale è: chi porterà avanti il piano senza il "tagliatore" per eccellenza? Chi prenderà il posto di Elon Musk alla guida di DOGE? E, soprattutto, il progetto di tagli sarà portato a termine?
Nonostante le dichiarazioni, ad oggi, questi interrogativi restano senza risposta.