11 Apr, 2025 - 17:38

Ucraina, Orsini: "Ecco perché non ci sarà nessuna tregua"

Ucraina, Orsini: "Ecco perché non ci sarà nessuna tregua"

Mentre gli sforzi diplomatici proseguono, la possibilità di una tregua in Ucraina resta remota. A Piazzapulita, Alessandro Orsini ha tracciato un'analisi cruda del conflitto, parlando della diplomazia americana e della strategia militare russa che guarda già all’estate 2025.

Ucraina, Orsini: "Trump? Fallimento storico”

Prima del suo ritorno alla Casa Bianca, Donald Trump rivendicava che avrebbe posto fine alla guerra in Ucraina "in un giorno". Il conflitto è iniziato nel febbraio 2022 e, dopo l’inizio del suo secondo mandato, ha superato il terzo anno.

Prima dell'insediamento di Trump l'obiettivo è cambiato ma comunque rimasto ambizioso. È stato annunciato che l'amministrazione prevedeva di porre fine al conflitto entro i primi 100 giorni di governo del presidente. Trump ha poi ammesso il "sarcasmo" nelle sue parole, mentre affermava di poter accordare una pace in sole 24 ore. Forse, ormai, è chiaro anche per il tycoon che la pace richiede il suo tempo, così come le trattative.

Il prof. Alessandro Orsini ha commentato gli sforzi di pace in Ucraina a Piazzapulita, il 10 aprile, affermando infatti che "Trump ha registrato il fallimento forse più rapido della storia della Casa Bianca".

I funzionari statunitensi e quelli russi portano avanti i negoziati dall' inizio del mandato di Trump. L'inviato speciale in Medio Oriente, Steve Witkoff, si è già recato in Russia diverse volte. Il presidente americano ha già incassato numerose critiche per aver avviato i colloqui senza coinvolgere Kiev nel processo. Ha poi litigato con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, in diretta nello Studio Ovale.

Una volta ricucite le crepe tra i due leader, Kiev ha accettato una tregua incondizionata di 30 giorni che però non è stata approvata da Mosca. Putin ha tuttavia accettato un cessate il fuoco della stessa durata sulle infrastrutture energetiche. Nonostante gli sforzi diplomatici, il conflitto non si arresta, ma addirittura si intensifica in diversi territori. Quali sono quindi le prospettive per una tregua in Ucraina?

Gli sforzi di tregua in Ucraina

Secondo Orsini, la tregua in Ucraina è un obiettivo molto lontano. Per molti analisti, Putin, in vista dei futuri negoziati, sta puntando ad ottenere più territori possibili per assicurarsi un vantaggio nei colloqui.

Con un punto di vista diverso, Orsini ha delineato un quadro più pessimista. Ha spiegato la volontà di Mosca di proseguire la guerra senza tregue fino all’estate 2025 evidenziando come questa scelta risponda a una logica strategica precisa. Le offensive principali, ovvero i movimenti più decisivi sul campo, avvengono soprattutto in estate. Per questo motivo, accettare una tregua prima di allora significherebbe, per Putin, vanificare mesi di preparazione militare e logistica accumulati durante l'autunno e l’inverno:

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Non ci sarà nessuna tregua. Il tempo della guerra si misura in estati. Quello che la Russia fa in autunno ed inverno è funzionale a quello che dovrà fare in primavera ed estate. Se Putin accettasse la tregua adesso avrebbe sprecato tutto il lavoro che ha fatto nei mesi precedenti. Deve trovare un modo per far saltare tutte le proposte di tregua per arrivare all’estate 2025 perché i comandi dell’esercito ucraino hanno già affermato che esiste il rischio… del cedimento del fronte.

La “Coalizione dei volenterosi” invierà soldati in Ucraina?

Dopo lo scontro Trump-Zelensky, il premier britannico ha promosso l'iniziativa europea. Ad oggi, Londra e Parigi hanno assunto la guida di un gruppo di oltre 30 nazioni. Come annunciato, la Coalizione dei volenterosi è pronta a fornire propri contingenti militari per il mantenimento della pace in Ucraina nel caso di raggiungimento di una tregua tra Mosca e Kiev.

Alessandro Orsini ha commentato che in futuro è possibile che la Coalizione possa andare oltre gli obiettivi di mantenimento della pace:

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L’Inghilterra e la Francia stanno preparando i soldati da mandare in Ucraina, loro dicono… che li stanno preparando in funzione di una eventuale pace. Invece stanno preparando i soldati perché li vogliono mandare ad Odessa. In questo momento, l’Inghilterra e la Francia sono letteralmente terrorizzate ed ossessionate dalla possibilità che Putin arrivi ad Odessa.

Orsini ha poi chiarito le sue parole con un post su X, affermando che non si è riferito a un’operazione certa. Tuttavia, ha affermato che le due nazioni "si stanno organizzando affinché i loro soldati siano pronti per andare a Odessa in caso di necessità".

Similmente, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aveva già dichiarato in precedenza che Gran Bretagna e Francia stessero preparandosi per un intervento futuro nei porti ucraini del Mar Nero, nella città di Odessa.

Il porto, situato nell'Ucraina meridionale, è di fondamentale e strategica importanza, in quanto è l'unico e più grande porto in acque profonde dell'Ucraina. Quindi il suo controllo incide a livello economico ma anche tattico e militare.

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Nazlican Cebeci
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