11 Apr, 2025 - 21:54

Opzione "Freedom City" per la Groenlandia? Oltre Trump anche la Silicon Valley vuole l'isola

Opzione "Freedom City" per la Groenlandia? Oltre Trump anche la Silicon Valley vuole l'isola

La Groenlandia, uno dei territori più remoti e meno popolati del pianeta, sta attirando l'attenzione di attori internazionali. Mentre l'amministrazione Trump continua a perseguire l'idea di ottenere il controllo strategico dell'isola, alcuni imprenditori del settore tecnologico propongono una visione utopica per creare una "Freedom City" nel territorio artico, un centro di innovazione tecnologica con regole ridotte al minimo. Ma cosa significa davvero questo piano per il futuro della Groenlandia e come si inserisce nelle ambizioni globali di Trump?

La Groenlandia è nel mirino di Donald Trump

Il presidente americano Donald Trump ha già espresso il desiderio di estendere il dominio degli Stati Uniti puntando al controllo della Groenlandia. Il suo secondo mandato è segnato anche da ambizioni espansionistiche. Trump vorrebbe che il Canada diventasse il 51esimo stato degli Usa, desidera riprendere il controllo del Canale di Panama e mira ad impadronirsi dell'isola autonoma della Danimarca.

Abitata da circa 56.500 groenlandesi, l'isola è una delle zone meno popolate del pianeta ma resta al centro degli interessi del presidente americano e di molti altri attori mondiali.

L'amministrazione di Trump mira ad ottenere il controllo dell'isola per motivi legati alla sicurezza nazionale. Circa l'80 per cento del territorio groenlandese è ricoperto di ghiaccio ma con il riscaldamento globale si stanno aprendo nuove rotte nell'Artico. Inoltre, l'isola è ricca di terre rare, fondamentali per la produzione di dispositivi elettronici, e possiede giacimenti di gas naturale e petrolio.

Sebbene i groenlandesi siano interessati ad ottenere maggiore autonomia da Copenaghen, non desiderano però sottoporsi al controllo degli Stati Uniti.

Silicon Valley, arriva un piano per la "Freedom City"?

Oltre a Washington, anche la Silicon Valley ha messo gli occhi sulla Groenlandia. Un articolo esclusivo di Reuters ha rivelato che alcuni magnati delle Big Tech stanno sostenendo la creazione di in una "Freedom City" nell'isola artica . Anche Ken Howery, l'ambasciatore scelto da Trump in Danimarca, avrebbe preso sul serio questa idea.

Howery è un nome noto nel panorama tecnologico e, tra le sue numerose attività, è anche il co-fondatore di PayPal. Inoltre, è un amico di lunga data di Elon Musk che oggi ricopre il ruolo di uno dei principali consiglieri del presidente statunitense. Howery è un sostenitore delle "città della libertà" e crede che questo piano utopico possa essere applicato alla Groenlandia.

Questa rivelazione assume particolare importanza, poiché mentre l'amministrazione Trump insiste per ottenere il controllo della Groenlandia, anche i suoi alleati miliardari della tecnologia condividono ambizioni simili, seppur in modo diverso. Secondo fonti citate da Reuters, il piano potrebbe includere la creazione di un polo per l'intelligenza artificiale, veicoli autonomi, reattori nucleari in miniatura, lanci spaziali e ferrovie ad alta velocità.

Non è ancora chiaro, tuttavia, se i magnati delle Big Tech possano effettivamente influenzare l'agenda espansionista di Trump. Tuttavia, durante la campagna elettorale del marzo 2023, anche Donald Trump ha menzionato l'idea delle "città libere".

Che cosa è una “Freedom City”?

Una “Freedom City” si basa sull’idea di creare città altamente innovative e tecnologiche ma con una regolamentazione federale minima. Il concetto prevede quindi territori dove le normative che regolano l’economia, la tecnologia e la vita quotidiana sono semplificate o ridotte al minimo. Questa idea consentirebbe agli imprenditori e alle aziende di operare senza le tradizionali restrizioni governative.

Sono considerati un ambiente che promuove l'innovazione e l’espansione tecnologica senza le limitazioni tipiche delle città o delle nazioni tradizionali. L’obiettivo è quello di favorire le tecnologie avanzate e lo sviluppo di industrie emergenti come l’intelligenza artificiale, la robotica e i veicoli autonomi.

Nel caso della Groenlandia, questa idea potrebbe tradursi in una proposta per trasformare l’isola in una sorta di laboratorio vivente per innovazioni tecnologiche. L'idea può sembrare utopica, tuttavia, anche se il termine "Freedom City" non è ancora un concetto ufficialmente istituito a livello globale, esistono alcuni esempi di città e progetti che si avvicinano a questo modello di libertà regolamentata e di innovazione tecnologica a bassa interferenza governativa.

Pur con caratteristiche diverse, alcuni esempi di città che si avvicinano al concetto di "Freedom City" includono Songdo in Corea del Sud, Neom in Arabia Saudita e Dubai negli Emirati Arabi Uniti. 

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Nazlican Cebeci
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