Non solo Corto Maltese. A Siena, al Palazzo delle Papesse, è allestita la mostra monografica dedicata a Hugo Pratt, curata da Patrizia Zanotti e Patrick Amsellem, società Cong che gestisce il patrimonio dell'artista, con l'allestimento dell'architetto Giovanni Mezzedimi.
A trent'anni dalla scomparsa di Hugo Pratt l'esposizione rende omaggio a tutta l'arte del maestro dell'avventura. La letteratura disegnata prende vita attraverso acquerelli, tavole originali e proiezioni immersive, sette porte da attraversare che aprono sull'universo dell'artista che non ha mai nascosto la sua appartenenza massonica.
"Pratt non si limitava a immaginare, cercava tracce reali, elementi tangibili da trasformare in segni. La mostra non espone solo tavole e acquerelli, ma anche scudi, lance, maschere, oggetti etnografici che appaiono nei suoi disegni e che provengono da culture lontane, studiate con la curiosità di un antropologo dal cuore della sua vastissima biblioteca: oltre 17mila volumi, tra romanzi, saggi storici, atlanti, riviste di viaggio, libri di antropologia e testi di mitologia. E fumetti" è scritto nel catalogo che illustra la rassegna.
La mostra mette in luce i riferimenti letterari, artistici, cinematografici e iniziatici che hanno nutrito la sua immaginazione. E l'uso dei contrasti, del bianco e del nero, e del silenzio rimandano al linguaggio esoterico decriptato in maniera sapiente da Joël Gregogna che nei suoi studi ha sottolineato il ruolo giocato dall'esperienza iniziatica di Hugo Pratt nella vita di uomo e di autore di fumetti, tra i più noti a livello internazionale.