Sara Curtis è il nome che negli ultimi anni ha conquistato le cronache sportive italiane e internazionali.
È oggi considerata una delle più promettenti nuotatrici azzurre, capace di infrangere record storici e di portare una ventata di freschezza e talento nel panorama del nuoto italiano.
Nata a Savigliano (Cuneo) il 19 agosto 2006, Sara Curtis è cresciuta a Savigliano, in Piemonte. È figlia di papà piemontese, Vincenzo, ex ciclista, e di mamma nigeriana, Helen, ex atleta di atletica leggera.
Questa doppia radice culturale è per lei motivo di orgoglio e rappresenta un simbolo di una nuova Italia sportiva, sempre più inclusiva e multiculturale. Sara ha spesso raccontato di sentirsi profondamente legata sia alle sue origini italiane che a quelle nigeriane, pur non avendo ancora visitato la terra materna, viaggio che sogna di fare in futuro.
Fin da piccola, l’acqua è stata il suo elemento naturale: ha iniziato a nuotare a soli 4-5 anni, distinguendosi subito per la sua serenità e gioia in vasca, mentre gli altri bambini piangevano. A sei anni ha iniziato i primi corsi di nuoto e da allora non si è più fermata.
Nonostante la giovane età e una carriera in rapida ascesa, Sara Curtis mantiene un profilo riservato sulla sua vita privata. Tuttavia, è noto che ha un fidanzato di nome Andrea, che le è stato vicino anche nei momenti più importanti della sua carriera, come la vigilia delle Olimpiadi di Parigi 2024.
In un’intervista, Sara ha raccontato che il sostegno di Andrea è stato fondamentale per affrontare le pressioni e le emozioni delle grandi competizioni, ma ha anche sottolineato come il nuoto e la famiglia restino i suoi punti di riferimento principali.
Oltre al fidanzato, un ruolo centrale nella sua vita lo giocano la mamma e la zia, con cui condivide momenti di intimità e tradizione, come la realizzazione delle sue iconiche treccine, spesso arricchite da extension, che rappresentano un legame con la cultura nigeriana. Sara ama anche leggere, scrivere poesie e ascoltare musica, passioni che coltiva nel tempo libero.
Sara Curtis si è distinta fin da giovanissima nelle categorie giovanili, conquistando numerosi titoli italiani e internazionali. Il suo talento esplosivo si è manifestato soprattutto nelle gare di sprint, in particolare nei 50 e 100 metri stile libero e nei 50 metri dorso.
Nel 2022, a soli 16 anni, ha vinto medaglie ai Mondiali e agli Europei Juniores, tra cui ori, argenti e bronzi sia in gare individuali che in staffetta. Nel luglio 2023, agli Europei Juniores di Belgrado, ha conquistato tre ori e due argenti, confermandosi come una delle migliori giovani nuotatrici europee.
Il 2023 segna il suo debutto tra i senior: agli Europei in vasca corta di Otopeni (Romania) conquista due argenti in staffetta. Nel 2024, agli Assoluti Primaverili di Riccione, firma il nuovo record italiano nei 50 metri stile libero con 24"56, qualificandosi per le Olimpiadi di Parigi. Un mese dopo, sempre a Riccione, stabilisce il record nazionale e mondiale juniores nei 50 dorso in vasca corta con 26"08.
A novembre 2024, ai Campionati Italiani Invernali, abbassa ancora il record italiano nei 50 stile libero in vasca corta a 23"77. A dicembre, ai Mondiali in vasca corta di Budapest, conquista la sua prima medaglia d’oro internazionale a livello senior nella staffetta 4x50 stile libero mista.
Il 15 aprile 2025, agli Assoluti Primaverili di Riccione, firma il nuovo record nazionale nei 100 metri stile libero con 53"01, migliorando il primato di Federica Pellegrini che resisteva dal 2016. Questo risultato la consacra come la nuotatrice più veloce d’Italia
Sara Curtis è stata la più giovane atleta azzurra in vasca alle Olimpiadi di Parigi 2024, dove ha gareggiato nei 50 stile libero e nella staffetta 4x100 femminile, raggiungendo la finale e confermandosi tra le migliori velociste del panorama internazionale.
Sara si allena quotidianamente a Fossano, seguita dal tecnico Thomas Maggiora, e frequenta l’Istituto Tecnico Economico e Turistico di Savigliano. Nonostante gli impegni sportivi, non trascura lo studio e sogna di proseguire l’università, indecisa tra psicologia e scienze motorie.
Il suo modello sportivo è Marco Orsi, ma tra le sue ispirazioni ci sono anche Federica Pellegrini, Sarah Sjöström e Simone Biles. Sara si distingue per umiltà, determinazione e una mentalità già molto matura, consapevole che la sua carriera è solo all’inizio e che il meglio deve ancora venire.