Inizia ad arrivare la prima novità della pensione di maggio 2025. Dalla data di pagamento al cedolino, in particolare, spicca il ricalcolo delle tasse, che potrebbe generare una variazione negli importi spettanti.
I netti potrebbero variare anche a causa dell’aggiornamento dell'Inps delle detrazioni d’imposta, in attuazione delle disposizioni della Legge di Bilancio 2025.
In questo articolo, ti spiegherò tutte le novità sugli importi di maggio 2025, come si effettua il ricalcolo e le conseguenze.
A partire da maggio 2025, i pensionati dovranno fare i conti con alcune novità relative sia agli importi erogati che alla data di pagamento degli assegni. Le modifiche riguardano principalmente un ricalcolo delle tasse.
Come già accaduto per i pagamenti di aprile, anche a maggio gli importi delle pensioni potrebbero subire delle variazioni. L'Inps ha infatti aggiornato le detrazioni fiscali, in linea con quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2025.
Le modifiche più significative riguardano principalmente le detrazioni fiscali per i familiari a carico. L’Inps ha provveduto a ricalcolare le agevolazioni, in particolare per:
A seguito di queste modifiche, l’Inps ha ricalcolato l’imposta mensile da trattenere sulle pensioni, determinando anche eventuali conguagli a debito, che potrebbero essere dovuti dai pensionati.
Quest’ultimo aspetto è legato alle minori imposte trattenute nei primi tre mesi dell’anno, che verranno ora recuperate attraverso il conguaglio.
Pensionati e beneficiari delle detrazioni fiscali dovranno quindi prestare attenzione alle modifiche sui pagamenti di maggio, che potrebbero essere differenti da quanto previsto inizialmente.
Le pensioni di maggio 2025 registreranno un lieve aumento, in particolare per coloro che percepiscono la pensione minima, che si riflette nelle tabelle aggiornate per quest’anno. I pensionati potranno verificare l'importo aggiornato scaricando il cedolino di maggio.
Come già avvenuto ad aprile, anche a maggio 2025 è prevista una rivalutazione provvisoria dello 0,8%, in attesa del conguaglio definitivo. L’aumento riguarderà principalmente gli assegni sotto il trattamento minimo Inps, con un incremento che potrebbe arrivare fino a quattro volte il valore del trattamento minimo. Per le pensioni superiori a questa soglia, invece, l’aumento sarà ridotto proporzionalmente.
L’incremento complessivo, che include la rivalutazione ordinaria dello 0,8% e un ulteriore adeguamento del 2,2%, farà salire l’importo della pensione minima a 616,57 euro entro la fine dell’anno. Sebbene positivo, l’aumento risulta comunque inferiore alle attese di molti pensionati.
Nonostante l’aumento, le prospettive per il futuro restano incerte, specialmente per le nuove generazioni. La crisi economica che continua a colpire l’Italia ha ripercussioni su tutti i settori, compreso quello delle pensioni. L’innalzamento dell’età pensionabile e la situazione economica attuale alimentano preoccupazioni riguardo alla sostenibilità del sistema pensionistico nel lungo periodo.
Tuttavia, proprio per l’età pensionabile, il governo sta pensando a soluzioni per bloccare l’ulteriore aumento di tre mesi previsto per il 2027.
Il pagamento delle pensioni di maggio avverrà il 2 del mese, in quanto il 1° maggio, essendo una festività, gli accrediti non possono essere effettuati.
In attesa della pubblicazione del cedolino pensione Inps di maggio 2025, i pensionati hanno comunque la possibilità di verificare in anteprima gli importi netti della pensione.
In questo modo, è possibile conoscere con largo anticipo quanto si prenderà, considerando tutte le novità in vista per la pensione di maggio 2025.
Le pensioni di maggio 2025 vedranno alcune novità importanti, tra cui un ricalcolo delle tasse e un aggiornamento delle detrazioni fiscali da parte dell'Inps, che potrebbe comportare variazioni negli importi netti.
Le modifiche riguardano principalmente i familiari a carico e il ricalcolo delle imposte mensili, con eventuali conguagli a debito. Le pensioni più basse, in particolare quelle sotto il trattamento minimo, vedranno un lieve aumento, con una rivalutazione provvisoria dello 0,8%.
L'incremento complessivo, inclusi gli aggiustamenti, porterà l'importo della pensione minima a 616,57 euro entro la fine dell’anno. Il pagamento delle pensioni avverrà il 2 maggio, poiché il 1° è festivo. Nonostante l'aumento, le preoccupazioni per la sostenibilità del sistema pensionistico restano.