Il Triduo Pasquale 2025 si aprirà con un'assenza importante: Papa Francesco, ancora in convalescenza dopo un ricovero presso il Policlinico Gemelli per una complessa infezione respiratoria, non sarà presente alle principali celebrazioni liturgiche del Giovedì, Venerdì e Sabato Santo.
Nonostante un progressivo miglioramento delle sue condizioni, il Pontefice ha preferito delegare ufficialmente alcuni cardinali per presiedere i momenti chiave della Settimana Santa, riservandosi però la possibilità di affacciarsi in Piazza San Pietro per la tradizionale Benedizione Urbi et Orbi la Domenica di Pasqua, qualora le condizioni lo permettano.
La decisione, ponderata e condivisa dal Vaticano, risponde all’esigenza di garantire continuità e solennità alle celebrazioni del Triduo Pasquale, punto culminante del calendario liturgico cattolico.
Ma chi lo sostituirà? Ecco i cardinali delegati dal Santo Padre.
Il primo rito del Triduo Pasquale 2025, la Santa Messa del Crisma del Giovedì Santo mattina, sarà presieduto dal cardinale Domenico Calcagno, già presidente dell’APSA.
Nel corso della stessa giornata, anche la tradizionale Messa in Cena Domini, che solitamente includeva il rito della Lavanda dei Piedi presieduto dal Papa in un carcere o luogo simbolico, vedrà l’assenza di Francesco. A guidare questa celebrazione nella Basilica di San Pietro sarà con tutta probabilità il cardinale Mauro Gambetti, attuale Arciprete della basilica vaticana.
Per quanto riguarda il Venerdì Santo, giornata in cui la Chiesa commemora la Passione e morte di Gesù Cristo, il Papa non presiederà la celebrazione della Passione del Signore. A sostituirlo, alle ore 17 in San Pietro, sarà il cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali.
Anche la suggestiva Via Crucis al Colosseo, prevista per le 19:30, sarà guidata dal cardinale Baldo Reina, vicario della diocesi di Roma. Tuttavia, le meditazioni della Via Crucis sono state scritte personalmente da Papa Francesco, segno di una presenza spirituale che resta centrale nonostante l’assenza fisica.
Il Sabato Santo, giorno di silenzio e attesa, culminerà con la Veglia Pasquale alle ore 19:30 nella Basilica di San Pietro. A presiedere sarà il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio. Anche in questo caso, la possibilità che Papa Francesco compaia brevemente in basilica non è esclusa del tutto, ma resta subordinata a un rapido miglioramento del suo stato di salute.
La Messa di Pasqua della Domenica, cuore pulsante del messaggio cristiano di resurrezione, vedrà come celebrante il cardinale Angelo Comastri, arciprete emerito della Basilica di San Pietro. Tuttavia, il momento più atteso resta quello della Benedizione Urbi et Orbi, prevista a mezzogiorno in Piazza San Pietro: una presenza pubblica di Papa Francesco resta ancora possibile, se supportata da condizioni mediche e climatiche favorevoli.
Le ultime notizie ufficiali dal Vaticano parlano di condizioni in miglioramento per Papa Francesco, che resta seguito costantemente dallo staff medico del Gemelli. La sua determinazione a partecipare almeno in parte alle celebrazioni della Pasqua 2025 è forte, ma il recupero richiede ancora prudenza.
Nonostante l’assenza del Pontefice nelle liturgie del Triduo Pasquale 2025, la Chiesa Cattolica continua il suo cammino verso la Pasqua di resurrezione, guidata da cardinali scelti personalmente dal Santo Padre per rappresentarlo in questo momento di profonda spiritualità e riflessione.