La Settimana Santa 2025 a Roma si distingue per una significativa novità: Papa Francesco, ancora in convalescenza dopo il lungo ricovero ospedaliero, ha scelto di delegare le principali celebrazioni liturgiche a eminenti cardinali della Curia romana. Una decisione che testimonia sia la prudenza imposta dalle condizioni di salute del Pontefice, sia la volontà di garantire la continuità e la solennità dei riti più importanti dell’anno liturgico cattolico.
A celebrare la Messa della domenica di Pasqua in Piazza San Pietro sarà il cardinale Angelo Comastri, arciprete emerito della Basilica di San Pietro e vicario generale emerito per la Città del Vaticano. La scelta di Comastri, figura di grande esperienza e spiritualità, assicura una guida autorevole per la liturgia più attesa dai fedeli di tutto il mondo. La Messa di Pasqua, cuore della fede cristiana, sarà dunque presieduta da un porporato che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per la vita spirituale della Basilica vaticana.
La Veglia pasquale nella Basilica di San Pietro, che si celebra nella notte tra il Sabato Santo e la domenica di Pasqua, sarà invece presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. La sua presenza alla guida di una delle liturgie più suggestive e dense di significato della tradizione cattolica sottolinea l’importanza di questo momento, in cui la Chiesa celebra la risurrezione di Cristo, fondamento della speranza cristiana.
La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noti anche i nomi dei cardinali che presiederanno gli altri appuntamenti chiave della Settimana Santa. La Messa Crismale del Giovedì Santo mattina, che segna l’inizio del Triduo Pasquale e durante la quale i sacerdoti rinnovano le promesse dell’ordinazione e vengono benedetti gli oli sacri, sarà celebrata dal cardinale Domenico Calcagno, presidente emerito dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA). Calcagno leggerà l’omelia preparata dallo stesso Papa Francesco, incentrata sul tema della speranza e del servizio sacerdotale, in un tempo segnato da sfide e ingiustizie, ma anche da nuove possibilità di rinascita.
La celebrazione della Passione del Signore del Venerdì Santo, uno dei momenti più intensi della liturgia cristiana, sarà invece presieduta dal cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali. Gugerotti guiderà la comunità nella meditazione sulla croce di Cristo, invitando i fedeli a contemplare il mistero della sofferenza e della redenzione.
Per la tradizionale Via Crucis al Colosseo, appuntamento simbolico che richiama ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo, la guida è affidata al cardinale Baldo Reina, vicario generale per la Diocesi di Roma. È stato lo stesso Papa Francesco a preparare le meditazioni che accompagneranno le quattordici stazioni, segno della sua presenza spirituale e della sua attenzione pastorale, anche se non potrà presiedere fisicamente il rito.
Infine, la Messa in Cena Domini del Giovedì Santo sera, che ricorda l’istituzione dell’Eucaristia e il gesto della lavanda dei piedi, sarà presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, attuale arciprete della Basilica papale di San Pietro e vicario generale del Papa per la Città del Vaticano.
La scelta di Papa Francesco di delegare le celebrazioni principali della Settimana Santa ai cardinali della Curia rappresenta un forte segno di collegialità e di comunione nella Chiesa. Il Pontefice, pur restando il cuore spirituale delle celebrazioni – come dimostra la stesura personale delle omelie e delle meditazioni – affida la guida dei riti a collaboratori fidati, sottolineando il valore della corresponsabilità e della continuità pastorale.
In un anno segnato dall’Anno Santo giubilare dedicato alla speranza, la Chiesa universale si raccoglie attorno ai suoi pastori per vivere i misteri centrali della fede cristiana, con la certezza che, anche nelle difficoltà, la Pasqua resta il segno più alto della vittoria della vita sulla morte e della luce sulle tenebre.