17 Apr, 2025 - 17:37

Come si svolge la Veglia pasquale e quanto dura di solito?

Come si svolge la Veglia pasquale e quanto dura di solito?

La Veglia pasquale è la celebrazione più solenne e ricca di simboli dell’anno liturgico cristiano. Si svolge nella notte tra il Sabato Santo e la domenica di Pasqua, ed è considerata il cuore della fede cristiana, poiché celebra la risurrezione di Gesù Cristo. 

Quando si svolge la Veglia pasquale?

La Veglia pasquale si celebra rigorosamente di notte, iniziando solo dopo il tramonto del Sabato Santo e concludendosi prima dell’alba della domenica di Pasqua. Questa scelta sottolinea il passaggio dalle tenebre alla luce, simbolo della vittoria di Cristo sulla morte.

Quanto dura la Veglia pasquale?

La durata della Veglia pasquale può variare in base alle scelte della comunità e alla presenza di riti particolari (come battesimi di adulti), ma generalmente si aggira tra un’ora e mezza e le due ore e mezza. In alcune parrocchie, specialmente se si svolgono tutti i riti previsti e le letture, può durare anche più di due ore.

Le quattro grandi tappe della Veglia pasquale

La Veglia pasquale si articola in quattro momenti principali, ciascuno ricco di significato e riti suggestivi.

  • Lucernario e benedizione del fuoco La celebrazione inizia generalmente all’esterno della chiesa, dove viene acceso un fuoco nuovo, simbolo della luce di Cristo che risorge e disperde le tenebre. Dal fuoco viene acceso il cero pasquale, che rappresenta Cristo risorto. Il cero viene portato in processione nella chiesa buia: il diacono o il sacerdote proclama per tre volte "La luce di Cristo" e i fedeli rispondono "Rendiamo grazie a Dio". Progressivamente, le candele dei fedeli vengono accese dal cero, e le luci della chiesa si riaccendono, trasformando il buio iniziale in una luminosa celebrazione. Segue il solenne canto dell’Exsultet (o preconio pasquale), un inno che proclama la gioia della risurrezione e invita tutta la creazione a esultare.
  • Liturgia della Parola Dopo il lucernario, la Veglia continua con la Liturgia della Parola, che ripercorre la storia della salvezza attraverso una serie di letture bibliche. Nel rito romano sono previste fino a sette letture dall’Antico Testamento, ognuna seguita da un salmo e da una preghiera, a cui si aggiungono un’epistola e il Vangelo della risurrezione. In alcune comunità, per esigenze pastorali, il numero delle letture può essere ridotto, ma almeno tre dell’Antico Testamento devono essere proclamate. Durante questa parte, si medita sulle grandi opere di Dio: dalla creazione, al sacrificio di Abramo, all’esodo dall’Egitto, fino alle profezie messianiche. Il culmine arriva con il canto del Gloria e l’annuncio della risurrezione, accompagnato dal suono delle campane e dall’accensione completa delle luci.
  • Liturgia battesimale La terza parte è dedicata alla liturgia battesimale. In molte parrocchie vengono amministrati i sacramenti dell’iniziazione cristiana (battesimo, cresima ed eucaristia) ai catecumeni adulti, oppure si rinnova la professione di fede e le promesse battesimali per tutti i presenti. Il sacerdote benedice l’acqua battesimale e, se ci sono nuovi battezzati, si svolgono i riti dell’immersione o dell’aspersione. Segue l’aspersione dell’assemblea con l’acqua benedetta, segno di rinnovamento e partecipazione alla vita nuova in Cristo.
  • Liturgia eucaristica La Veglia si conclude con la liturgia eucaristica, cioè la celebrazione della Messa vera e propria. Si porta all’altare il pane e il vino, si recita il Padre Nostro e si distribuisce la comunione. È il momento in cui i fedeli partecipano al banchetto pasquale, memoriale della morte e risurrezione di Gesù, in attesa della sua venuta definitiva.
  • Il significato dei simboli e la partecipazione dei fedeli Ogni gesto della Veglia pasquale è ricco di simbolismo: il fuoco nuovo rappresenta la luce di Cristo, il cero pasquale la sua presenza risorta, le letture bibliche il cammino della salvezza, l’acqua battesimale la vita nuova, la comunione il compimento della Pasqua. La partecipazione dei fedeli è attiva: si accendono le candele, si risponde alle acclamazioni, si rinnova la fede, si canta e si prega insieme.
  • Durata e varianti locali La durata della Veglia pasquale, come detto, oscilla tra un’ora e mezza e due ore e mezza, in base alla completezza dei riti e al numero delle letture proclamate. In alcune realtà, per motivi pastorali, la celebrazione può essere abbreviata, ma la ricchezza dei simboli e la solennità del rito restano invariati. Nel rito ambrosiano (Milano e dintorni), la struttura è simile a quella romana ma con alcune peculiarità, come la proclamazione dell’annuncio della risurrezione prima del Gloria e una diversa scansione delle letture.
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE