20 Apr, 2025 - 15:05

L’Avellino torna in Serie B dopo 7 anni: i grandi ex che hanno fatto la storia biancoverde

L’Avellino torna in Serie B dopo 7 anni: i grandi ex che hanno fatto la storia biancoverde

L’Avellino torna in Serie B dopo sette anni. I lupi, grazie alla vittoria per 1-2 in casa del Sorrento, hanno ottenuto la matematica promozione nel campionato cadetto. Una cavalcata partita da lontano: il club, ripartito addirittura dalla Serie D con una nuova società, ha riportato i biancoverdi in Serie B dopo sette lunghi anni.

La squadra biancoverde si aggiunge alla Virtus Entella, che aveva già festeggiato, nelle scorse settimane, la promozione dal girone A sempre di Serie C. Nel corso della storia, recente e passata, dell’Avellino sono passati tanti ex calciatori, alcuni di questi oggi ancora in attività, andiamo a scoprire i più importanti.

Ritorno in Serie B per l’Avellino: tutti i nomi storici passati per il “Partenio-Lombardi”

Oggi l’Avellino è trascinato da calciatori come Patierno, D'Ausilio, Sounas ma un tempo, negli anni ’80, i Lupi hanno anche giocato in Serie A. Per dieci stagioni è stato il simbolo della provincia che teneva testa alle corazzate come il Napoli di Maradona, la Roma di Falcao e la Juventus di Platini. Il “Partenio” era una vera e propria roccaforte, passarci era difficile per tutti.

Nella storia dell’Avellino tanti calciatori hanno indossato la maglia biancoverde. Tra gli ex possiamo ricordare Stefano Tacconi, prima di approdare alla Juventus e Andrea Carnevale, oggi osservatore dell’Udinese. Più recenti invece Davide Zappacosta ora all’Atalanta insieme a Djimsiti, Roberto De Zerbi attuale tecnico dell’Olympique Marsilia, Francesco Tavano, Antonio Nocerino e molti altri. Non solo calciatori, ma anche allenatori come Ottavio Bianchi, Zdenek Zeman, Walter Novellino, Zbigniew Boniek e diversi altri.

La rosa dell’ultimo Avellino in Serie B

L’ultima volta che l’Avellino ha giocato in Serie B era la stagione 2017/18 che ha visto i Lupi chiudere al 14° posto in classifica inizialmente allenata da Walter Novellino fino alla 34ª giornata, per poi essere sostituito da Claudio Foscarini fino alla conclusione del campionato. A fine anno, dopo il parere negativo della Covisoc, il Consiglio Federale esclude la squadra dal campionato cadetto a causa del mancato rispetto dei termini di consegna della fideiussione, con l’Avellino che è costretto a ripartire dai dilettanti.

In quell’ultima stagione in Serie B spiccavano calciatori del calibro del portiere Radu, il difensore Marchizza con un passato al Sassuolo, l’esperto attaccante Ardemagni, il capitano D’Angelo e il centrocampista scuola Fiorentina Di Tacchio.

La cavalcata che ha riportato l’Avellino in Serie B

L’Avellino è stato promosso in Serie B dopo aver collezionato 72 punti frutto di 21 vittorie, 9 pareggi e sole tre sconfitte nel Girone C di Serie C. Una stagione da assoluta protagonista per la squadra allenata da mister Raffaele Biancolino e dal presidente Angelo Antonio D’Agostino, proprietario del club dal 2020. Eppure l’inizio di stagione non è stato dei migliori, alla guida dei Lupi c’era Michele Pazienza che nelle prime cinque giornate di campionato non ha collezionato nemmeno una vittoria, con tre pareggi e due sconfitte.

Il 21 settembre, dopo la sconfitta contro il Latina, arriva la svolta. Pazienza viene sollevato dall’incarico e si accasa a Benevento dove anche qui viene poi esonerato. Per la panchina dell’Avellino la scelta ricade su un uomo interno, Raffaele Biancolino già allenatore della squadra Primavera dei biancoverdi. L’intenzione era quella che Biancolino dovesse essere solo un traghettatore e alla fine è stato il trascinatore della promozione dell’Avellino.

Il nuovo mister debutta con uno scialbo 0-0 contro la Turris ma poi colleziona sei vittorie consecutive, compatta la squadra, trova l’amalgama giusta e la tifoseria inizia a credere nella promozione. La squadra scende in campo con il 4-3-1-2. Partita dopo partita inizia la risalita in classifica e l’Avellino ci crede sempre di più fino alla vittoria decisiva per 1-2 contro il Sorrento e alla promozione in Serie B, dopo sette lunghi anni di attesa.

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Lorenzo Petrucci
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