Le bandiere a mezz'asta a Palazzo Chigi e al Senato segnalano che la politica ha voluto porgere l'ultimo omaggio a Papa Francesco. Il Pontefice è venuto a mancare oggi 20 aprile 2025 e nelle parole dei politici italiani e internazionali - a volte commosse, altre cariche di riconoscenza - che si misura l'eco collettiva lasciata dalla dipartita del Santo Padre.
Un vuoto non soltanto spirituale, ma anche sociale, simbolico e culturale. Bergoglio non era solo il Pontefice della Chiesa cattolica: per molti era una voce autorevole capace di attraversare confini religiosi, ideologici e geografici.
Dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni al segretario di +Europa Riccardo Magi, passando per la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein o quello della Lega Matteo Salvini, la reazione della politica italiana è stata compatta nel riconoscere l'impatto profondo del pontificato di Francesco.
Ognuno di loro, però, ha restituito nelle sue parole un pezzo diverso del proprio rapporto con il Papa.
Papa Francesco ha raggiunto la Casa del Padre ???????????????????????? pic.twitter.com/1qLOMUqbwd
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 21, 2025
"Era come parlare con il proprio parroco", ha detto Meloni con parole cariche di commozione. Un Papa "con una grande personalità", che sapeva unire forza e umorismo e ciò traspare da una nota diramata subito dopo l'annuncio ufficiale della morte di Bergoglio:
Anche il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha sottolineato il segno "indelebile" lasciato da Francesco, lodandone "il dialogo e la solidarietà". Più istituzionale, ma non meno personale, il messaggio lasciato dal ministro della Difesa Guido Crosetto: "Papa Francesco ha guidato, con sapienza, umanità e sacrificio, la vita della sua Chiesa". E ha aggiunto: "La famiglia della Difesa italiana si stringe alla Chiesa cattolica con affetto e commozione".
La morte di Papa Francesco ha generato un'ondata di condoglianze anche da parte dei leader internazionali. Il premier indiano Narendra Modi ha parlato di "un esempio di compassione, umiltà e coraggio spirituale". Il francese Emmannuel Macron lo ha ricordato come "sempre al fianco dei più vulnerabili".
Elly Schlein, segretaria del PD, ha scelto parole forti e nette: "È stato il Papa degli ultimi, degli emarginati, il Papa della giustizia sociale e dell'impegno per il Pianeta". Il suo messaggio, ha detto, "di pace e fraternità resterà un'impronta durevole". Anche Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha evocato la presenza costante di Bergoglio "tra migranti, detenuti e persone senza fissa dimora", sottolineando come il suo messaggio "abbia parlato anche ai non credenti".
Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre. Cura del Creato, Misericordia, fratellanza: è stato un grande Pontefice. Un amico dell’Italia. Preghiamo per lui e per il futuro di tutta la Chiesa Cattolica. Santo Padre, ci protegga da lassù. pic.twitter.com/5O8Y25hW4U
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) April 21, 2025
Per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la scomparsa di Francesco rappresenta "un grande vuoto", la perdita di un "punto di riferimento" personale e istituzionale. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha scelto invece parole intense per raccontare il legame speciale fra Bergoglio e la Capitale: "Roma, l’Italia e il mondo piangono un uomo straordinario, un pastore umile e coraggioso che ha saputo parlare al cuore di tutti".
Nelle parole della sinistra, la figura del Papa si trasforma in quella di un attivista gentile, capace di incarnare valori di inclusione e giustizia in un mondo diviso. Francesco non ha mai però amato l'etichetta di papa "politico". Ma le sue parole - sulle guerre, sulle migrazioni, sulle disuguaglianze, sul cambiamento climatico - hanno avuto un impatto diretto sul dibattito pubblico, provocando spesso reazioni contrastanti.
Addio a Papa Francesco, ci lascia un Papa che ha lavorato fino all’ultimo per la pace, per gli ultimi, contro il riarmo nel mondo che porta solo a guerre e dolore ! Ricordo la sua enciclica LaudatoSi’ in difesa del creato e del pianeta. @Pontifex_it mancherà a credenti e non ???? pic.twitter.com/RTZJuhFSLh
— Angelo Bonelli (@AngeloBonelli1) April 21, 2025
È stato una voce scomoda, capace di criticare il capitalismo predatorio senza indulgere in ideologie, di difendere i diritti umani senza confondersi con l'attivismo partitico. Il suo appello a "costruire ponti, non muri" è diventato un manifesto per chi crede ancora nel potere del dialogo fra culture e religioni diverse.
Mentre alcuni lo accusavano di "fare politica" o di essere ambiguo verso figure come Vladimir Putin, Papa Francesco ricordava che il Vangelo - se preso sul serio - era incompatibile con l'indifferenza che serpeggia nelle menti e nei cuori non soltanto delle persone comuni ma anche dei decisori politici.
Lutto istituzionale e cordoglio unanime - La morte di Papa Francesco ha generato reazioni commosse da tutto l’arco politico italiano e internazionale. Da Meloni a Schlein, da Macron a Modi, tutti ne hanno riconosciuto la statura morale e l'impatto umano.
Un pontefice trasversale, vicino agli ultimi - Francesco è stato definito il "Papa degli ultimi", capace di incarnare valori di inclusione, giustizia sociale e impegno ambientale. Le sue parole hanno spesso parlato anche ai non credenti.
Un’eredità politica profonda - Pur evitando l’etichetta di "Papa politico", Francesco ha inciso nel dibattito pubblico globale su migrazioni, guerre, disuguaglianze e ambiente. Il suo invito a “costruire ponti, non muri” resta un messaggio attualissimo.