Papa Francesco è morto nel silenzio di una mattina post-pasquale, lasciando una Chiesa in lutto e un mondo che fatica a salutare una figura che per oltre un decennio ha cercato di cambiare il volto della fede cattolica. Intorno alle 5:30 il malore, poi il coma, il saluto con la mano a chi da sempre gli è stato accanto: l'infermiere Massimiliano Strappetti.
Poche ore dopo, la morte: discreta e improvvisa, come nello stile di Francesco. Nel frattempo, si è aperta la fase più delicata della transizione: la sede vacante. I cardinali sono tenuti alla massima segretezza, mentre non si fermano i ricordi di chi lo ha conosciuto (come i cardinali Ravasi e Lopez).
Il Consiglio dei ministri italiano ha proclamato dal canto suo cinque giorni di lutto nazionale.
La Santa Sede ha avviato il delicato percorso della Sede Vacante con la prima Congregazione Generale dei Cardinali, svoltasi oggi, in cui è stato prestato il solenne giuramento previsto dalla Costituzione Apostoolica Universi Dominici Gregis. Lo ha comunicato la Sala Stampa Vaticana, sottolineando limportanza di questo momento iniziale, che segna l'apertura formale del processo per l'elezione del nuovo Romano Pontefice.
Funerali di #PapaFrancesco, parla il Cardinal #Ravasi: "Sarà seppellito come voleva lui, con grandissima semplicità"#22aprile pic.twitter.com/lZMqyP1f41
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Durante la Congregazione, i cardinali hanno recitato la preghiera Adsumus e una preghiera in suffragio di Francesco, per poi procedere con il giuramento di segretezza, un atto solenne che impone a tutti i porporati di rispettare le norme stabilite da Giovanni Paolo II nella Costituzione Apostolica.
Questo impegno, pronunciato con gravità, garantisce la riservatezza indispensabile per il processo elettorale e per le discussioni che accompagnano il Conclave. Dopo il giuramento, i cardinali hanno ascoltato il testamento spirituale di Papa Francesco, un momento di profonda commozione che ha permesso di riflettere sulla sua eredità spirituale e pastorale.
Il cardinale Gianfranco Ravasi ha spiegato che la Congregazione si riunirà nuovamente il 23 aprile 2025, alle ore 17, per continuare i lavori preparatori. Ravasi ha inoltre indicato che le riunioni successive, con l'arrivo di cardinali da tutto il mondo, saranno decisive per delineare le priorità del futuro Conclave, come avvenuto nel 2013.
Il Collegio Cardinalizio ha preso anche una decisione significativa: la sospensione di tutte le celebrazioni di beatificazioni programmate, in attesa della nomina del nuovo Pontefice. Ravasi ha offerto un suo toccante ricordo personale di papa Bergoglio, mentre entrava in Vaticano per la congregazione: "Aveva una sensibilità istintiva per la cultura contemporanea, per la comunicazione, era molto attento al tema delle culture femminili, giovanili, intelligenza artificiale e scienza. Ha collaborato dal punto di vista della cultura".
Tra chi ha voluto condividere un ricordo personale, anche l'arcivescovo di Rabat, Cristòbal Lòpez Romero.
Il Cardinale Cristóbal López #Romero parla di #PapaFrancesco: "La sua perdita mi addolora tantissimo, sempre vicino agli ultimi"#22aprile pic.twitter.com/RzKGKVJhVZ
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Il prelato ha elogiato l'impulso dato da Francesco alla "teologia del Mediterraneo", capace di trasformare il mare in "una pace senza frontiere".
Nel frattempo, il cardinale Angelo Becciu, intervistato dall'Unione Sarda, ha chiarito la sua posizione in merito al Conclave: "Richiamandomi all’ultimo Concistoro, il Papa ha riconosciuto intatte le mie prerogative cardinalizie, in quanto non vi è stata una volontà esplicita di estromettermi né la richiesta di una mia rinuncia per iscritto".
Creato cardinale nel 2018, Becciu ha così confermato la sua partecipazione attiva a un processo così delicato e importante nonostante il suo nome sia "chiacchierato" per vicende giudiziarie.
Tra i pochi, pochissimi, ad aver preso pubblicamente posizione su quanto sta accadendo a Gaza. La grandezza di Papa Francesco, la potenza del suo messaggio e la forza del suo ricordo, è racchiusa anche in questo.
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La testimonianza di Padre Gabriel Romanelli, sacerdote dell'unica… pic.twitter.com/IWB2p9gTf2
In Italia, il governo ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale a partire da oggi, per onorare la memoria di Papa Francesco. Lo ha annunciato il ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti, al termine della riunione del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi. Un gesto che sottolinea la portata globale del pontificato di Bergoglio.
Con il giuramento dei cardinali e l'avvio delle Congregazioni, la Chiesa guarda al futuro, in attesa di un nuovo Pontefice che raccolga la sua eredità e affronti le sfide del tempo presente.
Morte di Papa Francesco: il Papa è deceduto la mattina dopo Pasqua, in modo improvviso e sereno, assistito fino all'ultimo dal suo infermiere personale. La sua scomparsa segna la fine di un pontificato che ha cercato di avvicinare la Chiesa agli ultimi, alla cultura contemporanea e ai temi globali.
Apertura della Sede Vacante: nella prima Congregazione Generale dei Cardinali è stato prestato il giuramento solenne di segretezza, e letto il testamento spirituale di Francesco. Le prossime congregazioni, con i cardinali da tutto il mondo, definiranno il futuro Conclave.
Lutto nazionale e ricordi: il governo italiano ha indetto cinque giorni di lutto nazionale. Il Cardinale Ravasi e l’arcivescovo Romero hanno ricordato Bergoglio come uomo di dialogo e padre spirituale, vicino agli ultimi e attento alle sfide del nostro tempo.