Questa mattina, 22 aprile 2025, il mondo ha abbracciato un'altra immagine di Papa Francesco che rimarrà ferma nel tempo per sempre: il Pontefice esposto in una semplice bara di legno, con il rosario tra le mani, la mitra bianca sulla testa, la casula rossa sulle spalle, circondato dal silenzio.
A curare la vestizione del Papa sono dei collaboratori esperti del cerimoniale vaticano. Vengono coinvolti anche i cardinali e gli alti prelati, che accostano al Papa defunto i paramenti liturgici come da tradizione.
Gli incaricati di vestire il Papa sono i componenti esperti del cerimoniale vaticano, guidati dal Camerlengo, figura importantissima durante il periodo di sede vacante.
Tra i collaboratori si considerano: per l'appunto, il Camerlengo, che ha il compito di attestare ufficialmente la morte del Papa, e che coordina le procedure e sorveglia il rito della constatazione del decesso.
Il Reggente della Casa Pontificia e gli aiutanti di camera del Papa, invece, sono coloro che conoscono più da vicino, in modo più intimo, la vita quotidiana del Santo Padre e che in prima persona assistono nella vestizione e preparazione della sua salma.
Poi ci sono i ministri sacri della Cappella Pontificia e i maestri di cerimonia, che osservano le regole del protocollo liturgico e hanno il compito di accostare al Papa i paramenti tradizionali (quindi la mitra bianca, la casula rossa e il pallio), proprio secondo il rito.
I cardinali e gli alti prelati, come il Segretario di Stato e il Decano del Collegio Cardinalizio, invece, prendono parte alla cerimonia e ne garantiscono la solennità.
La mitra bianca: il copricapo che il Papa indossa durante le celebrazioni liturgiche, per intenderci, simboleggia l’autorità e sottolinea il suo ruolo di guida spirituale della Chiesa cattolica. È un vero e proprio segno della sua funzione di sommo sacerdote.
La casula rossa: è quella sorta di mantello grande che si mette sopra agli altri paramenti. Allude al sangue di Cristo, quindi al sacrificio, al martirio e alla testimonianza di fede fino al dono della vita. Come sempre, il colore rosso è associato alla passione. In questo caso, a quella del Pontefice, che è il capo della Chiesa.
Il pallio di lana bianca con croci nere: è la striscia che il Papa porta su spalle e schiena, la fascia che, proprio per il materiale, fa riferimento al pastore che su di sé porta la sua pecora. Un richiamo alle responsabilità del Papa verso i fedeli, quindi il gregge cristiano.
Quando muore un Papa, il corpo viene vestito con questi abiti religiosi speciali e poi parte la veglia funebre, ovvero il momento in cui ai fedeli è consentito salutarlo un'ultima volta prima dei funerali. Il corpo viene mostrato così, esposto, mentre le persone hanno la possibilità di rendere i loro omaggi.
Per i nove giorni consecutivi alla morte, vengono celebrate le messe speciali chiamate Novendiali per pregare per l'anima del Papa. A guidarle sono i più alti rappresentanti della Chiesa, naturalmente, i cardinali.
Proprio Papa Francesco nel 2024 ha apportato dei cambiamenti al rito funebre, decidendo che non è più necessario mettere il corpo del Papa sul grande rialzo (catafalco) e ha ridotto il numero di veglie, ovvero i momenti in cui si può vedere il corpo in pubblico. Per rispetto, ha mantenuto la cerimonia di vestizione, ma ha decisamente reso molto più umile la struttura dove riposa. Un tempo, questa era teatrale, decorata e dall'aspetto molto più ricco.