Il processo di elezione del nuovo Papa è un evento storico: il Conclave. I cardinali elettori dovranno isolarsi da tutte le influenze del mondo esterno e mantenere il voto nella libertà e nella segretezza. Dove dormono durante questo periodo? Nella Domus Sanctae Marthae.
Domus Sanctae Marthae, meglio conosciuta come Casa Santa Marta, è l'edificio che ospiterà i cardinali elettori durante il periodo del Conclave. È una residenza che si trova all'interno di Città del Vaticano, ed è stata ultimata la sua costruzione nel 1996 per volere di Papa Giovanni Paolo II, sostituendo così i precedenti alloggi provvisori che spesso risultavano essere inadeguati per garantire la comodità, gli agi e soprattutto la sicurezza dei vari cardinali.
Casa Santa Marta è moderna, dotata di circa 130 camere o appartamenti singoli, ognuno dei quali è provvisto di bagno privato. Questo permette ai cardinali di vivere nel comfort, nella riservatezza e nell'isolamento.
La Domus Sanctae Marthae, poi, ha una grande flessibilità e funzionalità per le questioni più organizzative e ufficiali in senso stretto. Ha a disposizione delle sale riunioni, degli uffici e degli spazi per facilitare il lavoro. È sempre stato così durante il pontificato di Papa Francesco: è il luogo più pratico in assoluto per questa occasione.
L'elezione del Papa è una questione seria. È chiaro che nel periodo di Conclave ci sono delle regole rigide, in particolare proprio nella Domus Sanctae Marthae, per garantire la segretezza del voto, e sono vietate le comunicazioni con l'esterno: in particolare l'uso del cellulare, telefoni, televisione e, naturalmente, la rete internet. Il personale della Domus è tenuto segreto, ma selezionato con la massima cura.
Per le votazioni, ogni giorno i cardinali andranno nella Cappella Sistina seguendo un percorso interno, collegato direttamente dalla Domus alla cappella. È stata scelta, infatti, come sede proprio per la sua vicinanza al luogo adibito alle votazioni.
Ecco il video della prima Congregazione Generale del Collegio dei Cardinali dopo la morte di Papa Francesco:
Non dimentichiamo che Papa Francesco stesso, sin dall'inizio del suo pontificato, ha deciso di vivere nella Domus Sanctae Marthae, preferendola all'appartamento papale nel Palazzo Apostolico. Una bella svolta, un punto di rottura che ha voluto lanciare un messaggio di umiltà, semplicità e vicinanza verso gli altri.
Questo perché il classico appartamento papale, più grande, sfarzoso, da Papa Francesco era visto come sin troppo eccessivo, lussuoso e lontano dalle persone comuni, dalla vita quotidiana dei suoi fedeli. La Domus Sanctae Marthae, invece, mantiene la sua funzionalità, ma ha un aspetto più sobrio.
Papa Francesco, quindi, desiderava rimanere sempre accanto al suo gregge. Sì, perché proprio Casa Santa Marta è il luogo dove vivono stabilmente i sacerdoti, vescovi e laici che lavorano in Vaticano. Papa Francesco ha così continuato a condividere gli spazi, i pasti con gli altri residenti senza perdere il contatto con la realtà e vivendo in comunità.