Miguel Ángel è un nome che, in pochi istanti, è diventato simbolo di speranza, tenerezza e fede. La sua storia ha commosso l’Italia e il mondo cattolico, perché questo neonato, durante un ricovero d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma, è stato battezzato a sorpresa da Papa Francesco in persona.
Un gesto semplice ma straordinario, che ha intrecciato le vite di una famiglia peruviana, quella del Pontefice e dell’intera comunità ospedaliera.
Miguel Ángel è figlio di Marcela del Rosario Pariona Barcena, una giovane donna peruviana residente in Italia da diversi anni con parte della sua famiglia. Il piccolo, a pochi giorni dalla nascita, ha vissuto un dramma che avrebbe potuto avere conseguenze gravissime: il 30 marzo 2023, una caduta dal seggiolino gli ha fatto perdere conoscenza.
La madre, in preda al panico, e il padre hanno cercato disperatamente aiuto. Due agenti della Polizia, notando la scena, hanno immediatamente organizzato una staffetta che ha permesso alla famiglia di raggiungere il pronto soccorso dell’Umberto I. Le condizioni di Miguel Ángel, però, erano critiche e il trasferimento d’urgenza al Policlinico Gemelli è stato inevitabile.
Proprio in quei giorni, anche Papa Francesco era ricoverato al Gemelli per una bronchite infettiva. Il Pontefice, da sempre vicino ai piccoli e ai sofferenti, ha voluto visitare i reparti di oncologia pediatrica e neurochirurgia infantile, portando carezze, parole di conforto, rosari, uova di cioccolato e libri sulla Natività ai bambini ricoverati.
Durante la visita, Francesco ha incontrato la mamma di Miguel Ángel e ha chiesto il nome del piccolo. “Miguel Ángel”, ha risposto lei, con voce emozionata e accento peruviano.
In un momento di grande commozione, il Papa ha deciso di battezzare il neonato. Con l’acqua benedetta raccolta da una bacinella del reparto, Francesco ha pronunciato la formula del Battesimo: “Miguel Ángel, io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
Il piccolo, svegliato dagli spruzzi, ha risposto con un pianto liberatorio, mentre il Papa lo accarezzava dolcemente per calmarlo. “È già cristiano. Quando vai in parrocchia, di’ che l’ha battezzato il Papa”, ha detto Francesco alla giovane madre, che solo allora ha realizzato la straordinarietà di quell’evento.
Il gesto del Papa, avvenuto in un luogo di sofferenza ma anche di speranza, ha lasciato un segno indelebile nella famiglia di Miguel Ángel e in tutto il personale sanitario presente. Per la mamma, quel battesimo inatteso è diventato un simbolo di rinascita e di fede, una benedizione che ha voluto condividere con il Pontefice attraverso un poster di auguri e fotografie della famiglia, affisse nel reparto per augurare pronta guarigione anche al Papa, allora ancora convalescente.
Nei mesi successivi, il legame tra la famiglia di Miguel Ángel e Papa Francesco non si è interrotto. Quando il Pontefice è tornato al Gemelli per un nuovo ricovero, Marcela ha voluto esprimere la sua riconoscenza con un cartellone di auguri, raccontando la storia del battesimo e la gratitudine di tutta la famiglia, in particolare dei fratellini Massimo Antonio e José Miguel, e dei parenti rimasti in Perù.
Il Papa, colpito dall’affetto, ha telefonato personalmente alla mamma di Miguel Ángel, parlando con lei in spagnolo e promettendo di incontrarla di nuovo, in un pomeriggio di serenità familiare.
Marcela ha raccontato ai media l’emozione di ricevere quella chiamata: “Mi ha preso un colpo perché mi ha parlato in spagnolo. Il cuore se n’è uscito e poi è tornato. Mi ha detto che era in degenza, gli ho chiesto di incontrarlo un giorno, se era possibile passare un pomeriggio insieme. Mi ha detto: ‘Volentieri, sì’”.