Il mondo del calcio piange la scomparsa di Jair da Costa, ex attaccante scomparso ieri 26 aprile all'età di 84 anni. Una colonna del calcio degli anni Sessanta, che ha legato il proprio percorso da calciatore specialmente all'Italia. Ma andiamo a scoprire, nel dettaglio, la carriera di uno dei giocatori più apprezzati del proprio tempo.
Jair mosse i primi passi da calciatore tra le fila del Portuguesa, con cui compì la trafila nelle giovanili. L'attaccante a partire dal 1960 venne aggregato alla prima squadra del club brasiliano, dove rimase per un biennio attirando l'attenzione di diversi club europei. Jair infatti finì nel mirino di Milan e Inter, che alla fine riuscì a portarlo in Italia dopo questo acceso derby di mercato.
Il tesseramento di Jair tuttavia venne posticipato di qualche mese, complice la presenza in rosa di altri stranieri come lo spagnolo Luis Suarez e l'inglese Gerry Hitchens. L'Inter nel mercato autunnale del 1962 riuscì a cedere Hitchens al Torino, potendo quindi procedere con il tesseramento di Jair.
Il brasiliano per questo motivo debuttò soltanto il 1° novembre 1962, andando a segno dopo appena tre minuti nella sfida vinta di campionato 1-2 contro il Genoa. Jair risultò fondamentale in quella stagione, nella quale totalizzò 27 presenze firmando un totale di 10 reti.
L'attaccante diede un contributo importantissimo ai fini della vittoria dell'ottavo Scudetto dell'Inter, che ebbe la meglio su Juventus e Milan. Jair nel 1964 non riuscì a difendere il titolo di campione d'Italia, ma insieme all'Inter lasciò un segno indelebile in Europa.
I nerazzurri infatti riuscirono a conquistare la loro prima Coppa dei Campioni, sconfiggendo il Real Madrid con un netto 3-1 in finale. Jair giocò nove partite in quella competizione, firmando un totale di 4 gol. L'Inter in quell'anno centrò anche il successo in Coppa Intercontinentale, dopo ben tre match giocati contro gli argentini dell'Independiente.
I successi arrivarono anche nel 1965, segnato dal double Scudetto e Coppa dei Campioni. L'Inter riuscì a difendere il titolo di Campione d'Europa grazie alla vittoria sul Benfica, beffato proprio da un gol di Jair nella finale disputata a San Siro. L'Inter completò l'opera con la seconda Coppa Intercontinentale, vinta sempre ai danni dell'Independiente.
Jair nel 1966 vinse il terzo Scudetto con i nerazzuri, accasandosi in prestito alla Roma per l'annata 1967-1968. Il brasiliano dopo un solo anno fece ritorno a Milano, mettendo in bacheca anche un quarto Scudetto nel 1971. Dopo ben 263 presenze e 70 gol, nel 1972 Jair lasciò definitivamente l'Inter.
L'attaccante ripartì dal Santos, con cui nel 1973 vinse anche un campionato paulista. Dal Brasile al Canada, visto che Jair nel 1974 scelse il progetto del Windsor Stars, club con cui si ritirò nel 1976. Nella carriera di Jair c'è anche un pezzettino di Nazionale, anche se l'attaccante giocò solo una partita con il Brasile.
Jair infatti scese in campo soltanto il 16 maggio 1962, giocando da titolare l'amichevole vinta 3-1 contro il Galles. L'attaccante quindi venne convocato per la Coppa del Mondo di quell'anno, vinta dal Brasile dopo il successo in finale sulla Cecoslovacchia. Jair non giocò nemmeno una partita, ma passò lo stesso alla storia come un campione del mondo.
L'attaccante è stato chiaramente omaggiato dall'Inter, il club a cui ha legato la propria carriera. La società nerazzurra poco dopo la mezzanotte italiana ha diffuso un messaggio di cordoglio, ricordando affettuosamente Jair. Un esempio seguito anche dalla Roma, che ha celebrato l'attaccante con un messaggio sui propri canali ufficiali.