"Chi non risica non rosica" è un invito a buttarsi, mettendo da parte perplessità e prudenza. Ed è quello che stanno facendo alcuni banchieri nelle ultime settimane e, addirittura, nelle ultime ore. Di buon mattino, stamani 28 aprile, tra un ponte e l'altro, Mediobanca annuncia che esce da Generali e lancia un'offerta di scambio su Banca Generali. L'operazione, spiega una nota di piazzetta Cuccia, "comporta per Mediobanca la cessione della partecipazione in Generali e il simultaneo investimento in Banca Generali per 6,3 miliardi". L'aggregazione, prosegue la nota, consente l'evoluzione del rapporto tra Mediobanca e Generali che da finanziario si trasforma in una forte partnership industriale.
"L'annuncio di Mediobanca - scrive La Stampa - arriva nel pieno dello scontro che sta ridisegnando gli equilibri della finanza italiana. Mediobanca è infatti sotto un'offerta di scambio da parte di Monte dei Paschi, che ha ottenuto lo scorso 17 aprile il via libera dei suoi azionisti. Il 24 aprile invece l'assemblea dei soci di Generali ha rinnovato il consiglio confermando come ad Philippe Donnet. L'assemblea ha visto il successo a larga maggioranza della lista presentate da Mediobanca, primo socio di Generali".
Intanto dopo mesi di attesa, scontri, esposti e controesposti, l'offerta pubblica di scambio di UniCredit su Banco Bpm sbarca sul mercato. Gli azionisti di BancoBpm potranno scambiare un'azione di Bpm con 0,175 azioni ordinarie di UniCredit di nuova emissione, che diventeranno 0,166 dopo lo stacco del dividendo da parte di entrambe le banche. Per aderire ci sarà tempo fino al 23 giugno, a meno di ulteriori estensioni al 30 giugno (per motivi eccezionali), scrive Il Sole 24 Ore.
Per capire come andrà a finire il risiko bancario ci sarà da aspettare ma intanto i banchieri hanno deciso di mettere in pratica il vecchio detto "chi non risica non rosica". E loro stanno risicando.