30 Apr, 2025 - 09:35

L'infanzia tormentata di Ghali: il padre assente e un "faro" chiamato mamma

L'infanzia tormentata di Ghali: il padre assente e un "faro" chiamato mamma

Nel panorama musicale italiano, pochi artisti hanno saputo raccontare la propria storia senza peli sulla lingua e con la stessa intensità di Ghali. Dietro i suoi brani pieni di ritmo e significato, si cela un vissuto complesso, fatto di momenti difficili, amori incrollabili e assenze che pesano ancora oggi.

L’artista di origini tunisine, ormai colonna della scena urban, ha conquistato il pubblico non solo per la sua musica, ma anche per il modo autentico con cui parla di sé. Al centro della sua storia? Due figure opposte ma determinanti: una madre eroina silenziosa e un padre fantasma.

Chi è Amel, la mamma di Ghali?

Quando sul palco dell’Ariston, durante Sanremo 2024, una signora emozionata ha sventolato un cartello con su scritto "Sei il mio vincitore, amore della mamma T.V.B.", milioni di telespettatori hanno capito che non stavano guardando solo l’esibizione di un rapper, ma un frammento di vita vera. Quella donna era Amel, la mamma di Ghali. E da quel momento, tutti hanno voluto saperne di più su di lei.

Di questa tenace e determinata donna si sa solamente ciò che ha raccontato il figlio nelle sue interviste. È arrivata in Italia dalla Tunisia negli anni '80. Ha sposato un connazionale e nel 1993 è nato Ghali Amdouni. La serenità familiare, però, è durata poco: quando il piccolo aveva due anni, il padre è stato arrestato e incarcerato, lasciando Amel da sola a crescere il figlio.

Nonostante la giovane età e le enormi difficoltà economiche, Amel non si è persa d’animo. Anzi, ha fatto di tutto per far vivere a Ghali un’infanzia il più possibile normale, lavorando duramente e ritagliandosi il ruolo di madre, padre, amica e guida.

Tuttavia, il cantante non ha mai nascosto quanto gravi fossero le condizioni in cui vivevano lui e la madre da piccolo: "Dormivamo sui tappeti, mamma era appena guarita, cucinava con i fornelli da campeggio e mettevamo il latte fuori dalla finestra per tenerlo al fresco".

Perché Ghali non parla del padre?

Il rapporto tra Ghali e il padre è stato quasi inesistente. Non lo nasconde: l’uomo è finito in carcere per la prima volta quando il rapper aveva appena due anni, e una seconda volta proprio il suo primo giorno di scuola.

"Suonarono alle quattro del mattino e lo portarono via. Io andai comunque a scuola, in ritardo. Da allora non sono più stato puntuale", ha raccontato Ghali in un’intervista a Io Donna. Quelle ferite infantili, difficili da rimarginare, hanno segnato il suo modo di vedere la figura paterna.

Durante l’infanzia, Ghali visitava il padre in carcere, spesso insieme ad altri bambini, e si era persino convinto che fosse normale per tutti i bambini avere un genitore dietro le sbarre. L’ingenuità dell’infanzia lo ha salvato almeno in parte, ma crescendo la consapevolezza è arrivata, e con essa la delusione. Oggi, Ghali ha ammesso di non averlo visto per anni, forse dal 2016.

Nel giorno del suo compleanno, il 21 maggio (curiosamente lo stesso del padre), ha scritto parole pesanti e dense di un'amara riflessione: "È come se ogni anno, in questo giorno, affrontassi il mio più grande peccato: non aver fatto pace con mio padre". Una confessione potente, che racconta meglio di mille interviste quanto quel vuoto continui a farsi sentire.

Ghali e la madre Amel: un rapporto oltre l'amore

Se da un lato c’è un’assenza che brucia, dall’altro c’è una presenza che salva. Il rapporto tra Ghali e la madre è un legame granitico, costruito sulla sofferenza ma anche sulla fiducia reciproca. Quando Ghali ha cominciato a inseguire la musica, Amel lo ha sostenuto senza esitazioni, anche se non era proprio il classico figlio modello. È stata lei a stargli vicino quando ha avuto problemi con la giustizia da minorenne, ed è stata sempre lei ad accoglierlo quando, tornato a casa, cercava di rimettersi in carreggiata.

Ghali ha ricambiato quell’amore assoluto con altrettanta devozione. Nel 2016, con l’uscita del primo album, pubblica su Spotify una copertina iconica in cui posa con la testa appoggiata sul grembo della madre, fotografato da Giuseppe Palmisano. Un’immagine simbolo di rinascita. In quel periodo, lui e Amel dividevano ancora la stessa stanza.

Con il successo, Ghali ha finalmente potuto prendersi cura di sua madre. Le ha fatto smettere di lavorare, le ha regalato un soggiorno da sogno a Taormina per i suoi 60 anni, coccolandola in un hotel a cinque stelle, e ora la porta con sé ovunque, anche ai concerti. "Auguro a tutte le mamme di vedere i propri figli toccare le stelle e ai figli di vedere i propri genitori toccare le stelle dalla felicità", ha scritto in uno dei suoi post più emozionanti.

Amel non è solo la mamma di Ghali: è il suo faro. Quando nel 2023 ha scoperto per la terza volta di avere un tumore, Ghali era con lei. Le ha tenuto la mano, ha ascoltato le sue preghiere, ha pianto con lei:

virgolette
Quando ci siamo svegliati quella mattina, il cielo era grigio. Mia mamma si è messa a pregare e io riuscivo a sentire le sue lacrime piombare sul tappeto

Ma ancora una volta, Amel ha vinto. Oggi, mentre il mondo acclama Ghali come "il principe del Mediterraneo" - come lo ha definito Annalisa Cuzzocrea su La Stampa -, lui continua a ribadire che senza sua madre non sarebbe stato nulla.

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Ilenia Scollo
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