Dimenticate le solite band indie con nomi criptici e look da copertina sbiadita: i Cosmonauti Borghesi sono l’eccezione che scompiglia le regole. Un nome che suona come un paradosso, una band che mescola funk, pop e rock con un’ironia sottile e un’estetica vintage.
Ma chi sono davvero questi ragazzi romani che hanno conquistato Sanremo Giovani 2024 con "Aurora Tropicale"? E soprattutto: perché si chiamano così?
Il nome Cosmonauti Borghesi non è frutto di un brainstorming in studio, ma di un’illuminazione improvvisa durante una sosta in Autogrill
A comporre il quartetto delle meraviglie della band sono Leonardo Rese, Alessandro Mastropietro e Matteo Maria Verona Rinati, amici e accomunati dall'intenso amore per la musica. Forse, per questo feeling particolare e la tranquillità che solo un'amicizia può dare, il nome è arrivato con naturalezza.
L’intuizione è del bassista Matteo Maria Verona Rinati, che ha proposto questo "ossimoro dal sapore un po’ situazionista". Un cortocircuito semantico che unisce l’immaginario degli esploratori spaziali sovietici alla quotidianità della classe media, creando un’identità unica e provocatoria.
Formatisi ufficialmente nel 2023, i Cosmonauti Borghesi sono composti da Leonardo Rese, voce e tastiere, Alessandro Mastropietro alla chitarra, Marco Cestrone dietro la batteria e Matteo Maria Verona Rinati - appunto - al basso.
Dopo aver calcato i palchi più importanti della scena romana, come Largo Venue e Parco Schuster, hanno partecipato all’RDS Summer Festival a Barletta, aprendo per i The Kolors.
Nel 2024, la band ha pubblicato il suo primo album, "Felicità di Sale", un progetto che fonde pop, funk e rock, e che rappresenta un viaggio nella giovinezza e nelle sue contraddizioni.
Nel 2025, invece, saranno tra i protagonisti che si esibiranno sul palco di Piazza San Giovanni a Roma, per il Concertone del Primo Maggio.
Con il brano "Aurora Tropicale", i Cosmonauti Borghesi hanno partecipato a Sanremo Giovani 2024, portando sul palco una canzone che celebra l’autenticità e l’imperfezione. Il testo racconta di una figura luminosa e magnetica, ma anche caotica e imperfetta, un "disastro d’ammirare". Un messaggio che risuona con la generazione Z, invitando a trovare bellezza e valore nelle proprie imperfezioni.
I Cosmonauti Borghesi non sono solo una band, ma un’esperienza musicale che sfida le convenzioni e invita a esplorare nuovi orizzonti sonori - sempre con il loro immancabile umorismo. Con un nome che è già una dichiarazione di intenti, continuano a conquistare il pubblico con la loro originalità e il loro stile inconfondibile.