Nel 2025, l’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli fiscali, introducendo nuove verifiche sulle dichiarazioni IVA. Con il provvedimento n. 176284/2025, sono stati avviati controlli mirati per rilevare eventuali irregolarità tra i dati indicati nella dichiarazione IVA per l’anno d’imposta 2022 e l’ammontare effettivo delle operazioni IVA comunicate. L’obiettivo è favorire l’adempimento spontaneo da parte dei titolari di Partita IVA, offrendo loro la possibilità di correggere eventuali errori e regolarizzare la propria posizione prima che scattino sanzioni o accertamenti formali.
L’Agenzia delle Entrate ha attivato nuove disposizioni che consentono alle Partite IVA di ricorrere al ravvedimento operoso in presenza di differenze tra i dati indicati nella dichiarazione IVA per il periodo d’imposta 2022 e l’ammontare delle operazioni IVA comunicate.
Il provvedimento n. 176284/2025 prevede che i contribuenti interessati riceveranno una lettera di compliance contenente i dettagli delle incongruenze rilevate. A partire da quel momento, sarà possibile sanare la propria posizione in forma agevolata, correggendo eventuali errori od omissioni.
L’Agenzia, infatti, mira a incentivare l’adempimento spontaneo, permettendo di regolarizzare la situazione beneficiando della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni.
I controlli dell’Agenzia delle Entrate nascono dall’esigenza di garantire la correttezza delle dichiarazioni IVA e contrastare eventuali comportamenti evasivi o irregolari.
L’obiettivo è individuare anomalie attraverso un’analisi comparativa tra i dati trasmessi con le fatture elettroniche, i corrispettivi giornalieri e quelli riportati nella dichiarazione IVA per il periodo d’imposta 2022.
Le discrepanze emerse possono essere sanate dai contribuenti mediante ravvedimento operoso, beneficiando di una riduzione delle sanzioni previste per le violazioni.
Con un recente provvedimento, l’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità con cui verranno comunicate ai contribuenti eventuali anomalie riscontrate nelle dichiarazioni IVA relative al periodo d’imposta 2022.
Le Partite IVA interessate riceveranno una comunicazione via PEC e potranno consultare la segnalazione anche all’interno dell’area riservata del sito dell’Agenzia, nelle sezioni “Cassetto Fiscale” e “Fatture e Corrispettivi”.
Nel caso in cui il contribuente non riceva alcuna comunicazione, non è automaticamente escluso da possibili controlli. Tuttavia, l’invio della lettera rappresenta un’opportunità per regolarizzare spontaneamente eventuali irregolarità prima di un accertamento formale.
In ogni caso, il contribuente ha la possibilità di fornire elementi, fatti o circostanze rilevanti non conosciuti dall’Amministrazione, così da chiarire la propria posizione o giustificare eventuali discordanze.
Il contribuente oggetto di segnalazione da parte dell’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di regolarizzare spontaneamente la propria posizione, correggendo gli errori evidenziati. Questo è possibile tramite il ravvedimento operoso, che consente di sanare le violazioni con sanzioni ridotte, secondo quanto previsto dall’articolo 13 del D.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, nella formulazione antecedente alle modifiche introdotte dal D.lgs. 14 giugno 2024, n. 87.
Le anomalie che possono generare una segnalazione riguardano principalmente:
Il contribuente che intende regolarizzare la propria posizione in relazione al provvedimento n. 176284/2025 o ad altre irregolarità può avvalersi di diverse modalità previste dall’Agenzia delle Entrate: