Torna a farsi sentire l'incubo degli scioperi e dei venerdì "neri" per i trasporti. Il mese di maggio si presenta come un periodo particolarmente turbolento per i pendolari, a causa di una serie di mobilitazioni sindacali previste nei prossimi trenta giorni, a livello nazionale e territoriale. Saranno coinvolti principalmente il settore ferroviario e chi si occupa del trasporto locale. Il motivo dello stop dei trasporti in alcuni giorni del mese è dovuto al mancato rinnovo del contratto nazionale alle condizioni richieste dai lavoratori e dai sindacati.
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha commentato la situazione, tornando a sollevare la questione degli scioperi, ritenendo che il numero di fermate sia eccessivo, pur riconoscendo il diritto. Il vicepremier ha ribadito che le aziende dovrebbero cercare di avvicinarsi alle richieste dei lavoratori, ma come sempre ha voluto ricordare che proteste così imponenti rischiano di bloccare l'intero Paese e danneggiare chi lavora e non può raggiungere, durante lo sciopero, il proprio ufficio.
L'inizio del mese ha visto già diverse azioni di protesta. Nella giornata di oggi, 5 maggio 2025, infatti, le sigle sindacali Uilt-Uil hanno proclamato uno sciopero di otto ore che ha riguardato i lavoratori delle funicolari della società Anm di Napoli. I sindacati hanno indetto uno stop di 4 ore per i dipendenti della Società Autolinee Toscane nella provincia di Prato. Inoltre, nella giornata di domani, 6 maggio, è previsto un altro sciopero nazionale che vedrà coinvolto il personale del Gruppo FS. Il servizio ferroviario sarà fermo dalle 9 alle 17 e non si esclude che possano esserci cancellazioni di treni.
Sarà un mese lungo per i pendolari. Il 7 e 8 maggio si terranno scioperi in diverse regioni, a partire dall'Abruzzo, dove il personale della Società Tua interromperà il servizio per 4 ore. In Lombardia, i lavoratori della Autoguidovie, operante nelle province di Milano, Pavia, Cremona, Monza e Brianza, aderiranno a uno sciopero proclamato dal sindacato Usb Lavoro Privato. Per l’8 maggio, invece, è previsto un fermo di 4 ore per il personale della Sitaf, concessionaria dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia in Piemonte.
La settimana proseguirà con altre agitazioni. L'11 maggio è stato proclamato uno sciopero di 24 ore per macchinisti, capitreno e coordinatori mobilità della Società Eav di Napoli, mentre il 13 maggio vedrà lo sciopero del personale di Busitalia Sita Nord nella regione Umbria, con un’ulteriore mobilitazione di lavoratori delle cooperative sociali che si terranno in diverse città italiane, tra cui Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari e Ancona.
Gli scioperi non si fermeranno dopo le prime due settimane di protesta. Una delle date più significative sarà il 17 maggio, quando lo sciopero del settore ferroviario si protrarrà per 23 ore, dalle 9 alle 8 del giorno successivo, 18 maggio. Le motivazioni principali di questa protesta saranno sempre legate al rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto il 31 dicembre 2023.
Al centro delle manifestazioni c'è anche il rinnovo del contratto aziendale del Gruppo FS. A questo si aggiungono altre problematiche, come le aggressioni al personale ferroviario. La protesta coinvolgerà anche il trasporto merci su rotaia, con fermo previsto per 23 ore a livello nazionale, e 24 ore di sciopero per il personale dell’Amt di Genova.
Si prevede una fine del mese abbastanza turbolenta. Il 19 e 20 maggio vedranno scioperi di un'intera giornata rispettivamente a Messina per i lavoratori dell’Atm e in Molise per i dipendenti del Tpl. Il 23 maggio, invece, ci sarà uno sciopero di quattro ore per il personale della Eav di Napoli, mentre il 27 maggio il personale di Trenord in Lombardia si fermerà per 23 ore. Il mese nero dei trasporti si concluderà il 30 maggio con uno sciopero di 24 ore per il personale dell’Ataf di Foggia.
Nonostante le misure promesse dal ministero dei Trasporti per regolare gli scioperi nel periodo del Giubileo, sembra che le proteste proseguano e che il dicastero sia in difficoltà di fronte alle richieste di rinnovo da parte degli operatori del settore.