07 May, 2025 - 20:21

“Referendum? Ci sto riflettendo”, La Russa rompe il silenzio: la dichiarazione inattesa

“Referendum? Ci sto riflettendo”, La Russa rompe il silenzio: la dichiarazione inattesa

L'8 e il 9 giugno gli italiani saranno chiamati a esprimersi sui cinque referendum abrogativi sul lavoro e sulla cittadinanza italiana. A un mese dall'apertura delle urne, il dibattito politico è interamente monopolizzato dalle polemiche tra maggioranza e opposizione sulla partecipazione al voto.

I partiti di maggioranza, infatti, si sono schierati per l'astensione, invitando i propri elettori a non recarsi alle urne. 
In controtendenza, il presidente del Senato Ignazio La Russa, che oggi all'uscita da Palazzo Madama, al termine del question time con la premier, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti, dichiarando di essere intenzionato ad andare a votare, ma di volerci ancora riflettere.
Parole che non sono passate inosservate alla luce delle indicazioni del centrodestra e del suo partito Fratelli d'Italia.

Referendum abrogativi, cosa farà La Russa?

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, sarebbe orientato a partecipare ai referendum abrogrativi -  i quattro della Cgil sul Jobs Act e il lavoro, e uno del centrosinistra sulla cittadinanza italiana - previsti per l'8 e il 9 giugno.

La seconda carica dello Stato ha chiarito di non aver ancora deciso e di volerci ancora riflettere, ma le sue parole sono destinate comunque a fare notizia, perché in contrasto con quella che sarebbe la linea ufficiale dettata da Giorgia Meloni. Secondo indiscrezioni di stampa, infatti, Fratelli d'Italia avrebbe deciso per la linea dell'astensione.

 "Penso di sì, andrò a votare. Ci sto riflettendo". Ha detto ai cronisti al termine del premier time. 

"Però, chi non vota esercita un suo diritto", ha aggiunto precisando che anche il non voto è una scelta.

Il presidente del Senato, però, non ha voluto sbilanciarsi sulle sue preferenze. Voterà sì o no?

"Il voto è segreto", ha aggiunto.

Le parole del presidente La Russa potrebbero suscitare qualche discussione all'interno del centrodestra e del suo partito, dove è stata raccomandata l'astensione per scongiurare il raggiungimento del quorum, invalidando così l'esito del voto.

È tutta una questione di quorum

Le prossime quattro settimane saranno completamente incentrate sul tema della partecipazione elettorale e sul raggiungimento del quorum, ovvero, la soglia necessaria per la validità dei referendum che deve superare il 50% degli aventi diritto.

Il centrosinistra, promotore dei referendum abrogativi, spinge per la massiccia partecipazione elettorale e per i '5 sì'. Una vittoria ai referendum sarebbe un'importantissima spallata alla maggioranza, unanimemente schierata per '5 no', ma che negli ultimi giorni sembra aver scelto la strada dell'astensione.

L'invito arrivato dal vicepremier di Forza Italia, Antonio Tajani è quello di non andare a votare. La linea dell'astensione è condivisa anche dalla Lega e secondo indiscrezioni giornalistiche anche da Fratelli d'Italia. 

Il raggiungimento del quorum, fondamentale per la validità del referendum, è un obiettivo strategico per la sinistra non solo per il successo delle proposte referendarie, ma anche per il significato politico che assumerebbe in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Referendum 8 e 9 giugno, scontro sull'astensione

La posizione del centrodestra è al centro di un duro scontro con l'opposizione. In un momento storico caratterizzato da una bassissima affluenza alle urne, il centrosinistra ha accusato il governo di incentivare la tendenza all'astensionismo con i suoi appelli al non voto, mettendo a rischio la legittimità della democrazia diretta e indebolendo la fiducia nelle istituzioni.

Il centrodestra, dal proprio punto di vista, continua a sostenere che scegliere di non andare a votare è un diritto dell'elettore e che anche il 'non voto' è una scelta. 

Referendum abrogativi cosa ha detto Ignazio La Russa in sintesi: 

  1. Referendum e strategie opposte – L’8 e 9 giugno si voterà su cinque referendum abrogativi riguardanti lavoro e cittadinanza; il centrosinistra spinge per la partecipazione e il voto favorevole, mentre il centrodestra (compresi Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) invita all’astensione per far fallire il quorum.
  2. La Russa in controtendenza – Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha dichiarato di stare considerando l’idea di andare a votare, in contrasto con la linea del centrodestra, che invece promuove l’astensione.
  3. Scontro politico sull’astensione – La contrapposizione tra governo e opposizione si concentra sull’appello al non voto: il centrosinistra accusa il centrodestra di sabotare la democrazia diretta, mentre quest’ultimo difende l’astensione come una scelta legittima.
AUTORE
foto autore
Maria Rita Esposito
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE