Sono molti i contribuenti interessati alla possibile Rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali relative ai carichi affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Attualmente, circa 250 mila contribuenti hanno già approfittato della possibilità di rientrare nella Rottamazione quater, grazie alla riapertura dei termini scaduti lo scorso 30 aprile 2025. È ormai chiaro che non è più possibile presentare nuove domande di adesione. Se l’Agenzia accetta la richiesta, entro il 30 giugno dovrebbe comunicare l’importo delle somme dovute, insieme al piano delle scadenze. Quanto alla quinquies, ovvero la quinta edizione della definizione agevolata, al momento non esistono scadenze ufficiali né certezze normative. Tuttavia, qualcosa potrebbe muoversi già prima dell’estate 2025. Vediamo perché.
Con la chiusura definitiva della Rottamazione quater, che al 30 giugno 2023 ha registrato 3,8 milioni di adesioni, e la recente riammissione di circa 250 mila contribuenti entro il 30 aprile 2025, si aprono nuovi scenari per l’eventuale Rottamazione quinquies.
La definizione agevolata ha già permesso a oltre un milione di contribuenti di sanare i propri debiti fiscali. A fronte di un carico complessivo di circa 18 miliardi di euro, lo Stato ha incassato circa 13 miliardi, grazie all’esclusione di sanzioni, interessi e aggio. Solo nel 2023, l’Erario ha registrato introiti per circa 4,3 miliardi di euro derivanti dalla Rottamazione quater.
Con la riammissione dei decaduti, si prevede un rafforzamento della partecipazione ai pagamenti fino al 2027. Tuttavia, un'eventuale Rottamazione quinquies comporterebbe nuovi costi per l’Erario, stimati in oltre 5 miliardi di euro nel 2025 e circa 3 miliardi nel 2026.
Come riportato da quifinanza.it, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ribadito la necessità di tutelare la stabilità dei conti pubblici, richiedendo garanzie solide prima di dare il via libera alla quinquies, per evitare impatti negativi sul bilancio statale.
Nel frattempo, entro il 30 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione comunicherà l’esito dell’istruttoria relativa alle richieste di riammissione: accoglimento o rigetto. In caso di accoglimento, i contribuenti riceveranno la "Comunicazione delle somme dovute", con il piano rateale, le scadenze e gli importi da pagare.
Le prime due rate del 2025 scadranno il 31 luglio e il 30 novembre. La normativa prevede una tolleranza di cinque giorni, entro cui il pagamento è considerato regolare.
I benefici immediati per chi ha presentato domanda di riammissione includono:
Sono numerose le domande pervenute all’Agenzia delle Entrate – Riscossione da contribuenti interessati a regolarizzare in modo agevolato le proprie posizioni debitorie. In molti si chiedono: quando arriverà la Rottamazione quinquies? Alcuni provano già a ipotizzare date e simulazioni di versamento.
Tuttavia, al momento la misura è ancora in fase di discussione in Senato, sotto forma di disegno di legge (AS 1375), a firma dell’onorevole Gusmeroli.
La proposta prevede la possibilità di sanare debiti fiscali contratti tra il 2000 e il 2023, con modalità di pagamento più flessibili rispetto alle edizioni precedenti. Tra le principali novità introdotte spiccano due importanti misure di flessibilità: l’eliminazione della decadenza automatica dopo appena cinque giorni di ritardo nei pagamenti e l’introduzione di una tolleranza fino a otto rate non pagate, anche se non consecutive, senza perdere i benefici della definizione agevolata.
Secondo quanto stabilito dall’articolo 1 del disegno di legge, il contribuente potrà scegliere tra due opzioni di pagamento:
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, ha evidenziato due criticità operative:
Il disegno di legge, per ora bloccato in fase parlamentare, potrebbe comunque essere inserito nella prossima Manovra 2025, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, che cita fonti governative. Non è escluso che già entro l’estate 2025 possano arrivare date ufficiali per l’avvio della Rottamazione quinquies.