"Che la pace sia con voi" ha esclamato Robert Francis Prevost, da ieri conosciuto come Leone XIV, affacciandosi dalla Loggia delle Benedizioni. Il primo Papa statunitense si è presentato a una folla di quasi 150mila fedeli invocando la "pace", ricordando il suo predecessore Francesco e rassicurando un mondo in fiamme come solo un Pontefice può fare: "il male non prevarrà". Un discorso destinato a rimanere nella storia, come del resto succede con ogni Papa che si presenta ai fedeli.
I cattolici tendono a ricordare tutti i primi discorsi dei precedenti Pontefici, sempre ricchi di elementi connessi alla fede cristiana e alla sua filosofia. Basti pensare alle prime parole da Papa di Karol Wojtyla che ha invitato, nel 1978, a "non avere paura" o all'iconico "se sbaglio, mi correggerete". Frasi che hanno creato da subito una sintonia tra il Papa polacco e i fedeli che ancora oggi lo ricordano con affetto come uno dei migliori pontefici della storia della Chiesa.
Iconico anche Papa Benedetto XVI che nel 2005 si è descritto alla folla come un "umile lavoratore nella vigna del Signore" e ha chiesto di pregare per il suo predecessore. Memorabile anche il discorso di Papa Francesco che ha detto di essere stato recuperato "dalla fine del mondo" per diventare Santo Padre e ha esordito con un colloquiale "Buonasera". Elementi a un primo impatto banali ma che rivelano le "politiche" future della Santa Sede.
"La pace sia disarmata" è una delle frasi più iconiche del discorso dell'ormai ex cardinale e Papa Robert Francis Prevost che ha scelto il nome di Leone XIV. Il Santo Padre si è presentato ai fedeli invocando la "pace" e rassicurando le persone presenti e a distanza che il "male nel mondo non prevarrà". Il Papa ha infatti detto dalla Loggia delle Benedizioni:
Successivamente il Santo Padre si è definito "agostiniano" e ha promosso una Chiesa aperta a tutti: carità, presenza, dialogo e amore sono le parole utilizzate dal Papa nel corso della sua presentazione. Non manca un ricordo e una preghiera per Papa Francesco, morto lo scorso 21 aprile:
Ma cosa hanno detto invece i predecessori di Leone XIV? Partiamo dall'iconico discorso di Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II. Il Pontefice polacco si è presentato nello stupore generale di Piazza San Pietro nel 1978 esortando i fedeli a non avere paura e ad accogliere Cristo aprendo le porte nella società ai valori cristiani. L'allora Pontefice ha rivolto un forte appello alla speranza, alla fiducia e alla fede. Un discorso all'insegna del coraggio e della promozione della cristianità anche al di fuori della Chiesa.
Ventisette anni dopo, il successore di Giovanni Paolo II - Joseph Ratzinger - si è presentato con grande umiltà dichiarandosi un umile lavoratore nella vigna del Signore e ha chiesto una preghiera per Wojtyla, scomparso qualche settimana prima. Ad accogliere il Pontefice tedesco c'erano circa 100mila persone - così come per Papa Giovanni Paolo II.
"Fratelli e sorelle, buonasera" esordì Papa Francesco quel 13 marzo 2013 quando si presentò ai fedeli in Piazza San Pietro. Il Santo Padre argentino si è presentato con grande informalità, quella stessa informalità che ha caratterizzato i suoi discorsi futuri grazie ai quali è entrato nel cuore dei fedeli. Come lui stesso ha detto nel suo ultimo discorso è stato preso "dalla fine del mondo" ovvero dall'Argentina.
L'allora Papa chiese una preghiera anche per il Santo Padre emerito Joseph Ratzinger, dimessosi quasi un mese prima. Successivamente ha chiesto ai 150mila presenti di pregare per lui: