09 May, 2025 - 15:52

Adolescenti e social media: libertà o pericolo?

In collaborazione con
Margherita Maurich
Adolescenti e social media: libertà o pericolo?

I social media sono parte integrante del nostro universo. Il mondo digitale si innova costantemente e, ormai, occupa gran parte delle nostre giornate. Un utente medio spende 6 ore e 40 minuti al giorno online. Gli adolescenti, in particolare, utilizzano i social media 3,9 ore al giorno.

Un mondo fatto su misura per l’utente

Migliaia di contenuti pubblicati al minuto. Un algoritmo complesso che fornisce un feed personalizzato in base alle interazioni avute sul social: like, commenti, post salvati o inviati. Un universo fatto su misura per il singolo utente. Le informazioni fornite non sembrano fermarsi mai, così come i rischi che si celano dietro a questo mondo.

Un momento di fragilità e confusione: l’adolescenza

L’adolescenza è un periodo delicato: si stima che inizi attorno agli 11 anni e termini verso i 19 anni. Cambiamenti fisici e psicologici, emozioni intense, sfide sociali e difficoltà familiari sono tutto ciò che gli adolescenti affrontano. In un momento come questo, i social possono avere un impatto sia positivo che negativo.

Il lato positivo dei social media

  • Essere sempre connessi con i propri cari

Sicuramente il mondo dei social media permette di rimanere in contatto con i propri affetti. 

Si pensi a Whatsapp: una piattaforma di messagistica istantanea che consente lo scambio di contenuti testuali o multimediali mediante una connessione internet. Applicazioni come Whatsapp sono un’ottima opzione per coltivare anche amicizie a distanza.

  • Creare nuovi rapporti

Trovare degli interessi comuni è un modo per instaurare nuovi rapporti. Su Facebook sono presenti infiniti gruppi di persone dove si condividono le proprie passioni, informazioni o semplicemente scorci della propria quotidianità. I gruppi possono essere pubblici o privati e mettono in contatto svariate persone.

  • Condividere le proprie passioni e apprendere nuove nozioni

In un momento come l’adolescenza, dove si iniziano a sviluppare opinioni anche contrastanti con la propria famiglia, social come Instagram permettono di creare e seguire pagine dove esprimersi liberamente. Da utenti che si focalizzano sulla politica e l’attivismo, ad altri che semplicemente pubblicano contenuti inerenti alle proprie passioni, sui social c’è spazio per tutti. Inoltre, i social media offrono un’opportunità per apprendere nuove nozioni: si pensi a profili come quello della BBC, National Geographic o TED talks. Essi sfruttano i canali social al pari dei canali televisivi per diffondere notizie ed informazioni.

L’importanza della figura genitoriale nell’adolescenza 

Ma, quindi, perché è così importante che i profili social siano tenuti sotto controllo dai genitori? Innanzitutto, è fondamentale ricordare che i genitori sono responsabili dei propri figli sia da un punto di vista etico che giuridico. Essi hanno il dovere di fornire un’adeguata guida in situazioni potenzialmente pericolose. Il mondo dei social media è incredibilmente vasto e non tutte le persone che li utilizzano hanno buone intenzioni.

Il dark side dei social media Il cyberbullismo 

Il cyberbullismo è una piaga diffusa nel mondo online. Grazie alla possibilità di creare profili falsi e di un mancato controllo appropriato, le persone si sentono autorizzate ad esprimersi in maniera volgare e, addirittura, violenta. Il flaming, invio di messaggi offensivi, l’harassment, molestie continue, e l’exclusion, l’esclusione di una persona da un gruppo online, sono tutti fenomeni che accadono ogni giorno in questo mondo. Il problema è che una ripetuta esposizione a tali comportamenti può portare a soluzioni estreme.

La ricondivisione di immagini e l’adescamento online 

Una terribile minaccia presente sui social media sono i predatori sessuali. L’esposizione di minori sui social, soprattutto se con profili pubblici, li mette in pericolo. L’anonimato degli utenti consente a persone di età adulta di commentare e ricondividere foto o video di adolescenti su ulteriori pagine o siti. Su Telegram sono state scoperte reti di persone dedite alla condivisione di materiale pedopornografico. Video e foto presi, ritoccati e mandati in questi gruppi. Telegram ha la funzione di chat segrete, cioè i messaggi utilizzano la crittografia end-to-end che li rende indecifrabili alla stessa piattaforma: inoltre, non vengono salvati sul cloud e si eliminano automaticamente quando ci si disconnette. Ecco perché viene spesso utilizzato da queste persone.

L'adolescenza è un momento di transizione pieno di incertezze: trovare un amico fa la differenza. Un fenomeno diffuso e molto pericoloso è l’adescamento online. Gli adolescenti vengono manipolati psicologicamente, credendo di parlare con qualcuno della loro età che li capisca, quando dall’altra parte dello schermo c’è un adulto.

Challenges sempre più estreme

Le views sono fondamentali per l’aumento dei propri followers. La pagina di un utente cresce grazie al pubblico affezionato e alle interazioni che essa ha. Tuttavia, per continuare a catturare l’attenzione, nascono challenges estreme. Si riporta il caso della Blue Whale: vi sono dei “curatori” o “tutor” che mandano sfide quotidiane che vanno a ledere al partecipante. Al cinquantesimo giorno dall’inizio di questa challenge, si spinge la persona a suicidarsi.

Molti adolescenti, manipolati ed isolati, vi hanno preso parte. Informarsi, educare e stabilire delle regole Per la tutela degli adolescenti su internet, è fondamentale informare e promuovere un uso consapevole dei social media. I genitori devono essere presenti anche quando si tratta del mondo digitale, stabilendo delle regole precise e mantenendo una comunicazione aperta e attiva, perché ciò può salvare la vita ai propri figli.

A cura di: Margherita Maurich

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