09 May, 2025 - 16:58

Chi sceglie il nome del Papa e quali sono i nomi disponibili?

Chi sceglie il nome del Papa e quali sono i nomi disponibili?

Quando un nuovo Papa viene eletto, una delle prime curiosità che coinvolge fedeli e osservatori di tutto il mondo riguarda il nome che assumerà per tutta la durata del suo pontificato. Dietro questa scelta si cela una tradizione antica, ricca di significati simbolici, storici e spirituali. Ma chi sceglie il nome del Papa? E quali sono i nomi disponibili? Ecco tutto ciò che c’è da sapere su una delle decisioni più emblematiche del papato.

Chi sceglie il nome del Papa?

La scelta del nome pontificale spetta esclusivamente al nuovo Papa. Subito dopo l’elezione, quando il cardinale eletto accetta il mandato, gli viene chiesto quale nome desideri assumere. La decisione avviene in un momento di grande solennità e raccoglimento, spesso motivata da ragioni personali, spirituali o storiche.

Il nome scelto viene immediatamente comunicato al cardinale protodiacono, che lo annuncia al mondo con la celebre formula dell’Habemus Papam:

“Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam! Eminentissimum ac reverendissimum dominum, dominum [nome dell’eletto], qui sibi nomen imposuit [nome pontificale]”.

Da quel momento, il Papa sarà conosciuto solo con il nome pontificale, che lo accompagnerà per tutta la durata del suo ministero, anche in caso di rinuncia, come avvenuto per Benedetto XVI.

Origine e significato della scelta del nome

La tradizione di cambiare nome risale al VI secolo, anche se l’esempio più antico è quello di Pietro, il primo Papa, che in realtà si chiamava Simone e ricevette il nuovo nome direttamente da Gesù. Tuttavia, per secoli i Papi mantennero il proprio nome di battesimo. Il primo a cambiare nome fu Giovanni II nel 533, nato Mercurio: il suo nome pagano non era ritenuto adatto alla guida della cristianità, così scelse un nome più conforme alla tradizione cristiana.

Dal X secolo la pratica si consolidò e, a partire dal 1555, è diventata una regola costante. Il nome pontificale rappresenta una vera e propria “nuova identità” spirituale e istituzionale, spesso ispirata a santi, predecessori ammirati o ideali religiosi che il nuovo Papa intende incarnare. La scelta può essere anche un segnale di continuità, rinnovamento o rottura rispetto al passato.

Quali nomi può scegliere il Papa?

In teoria, il Papa può scegliere qualsiasi nome che ritenga opportuno, anche se la tradizione e il rispetto per la storia della Chiesa guidano la decisione. Alcuni nomi, tuttavia, sono diventati ricorrenti, mentre altri sono stati abbandonati nel corso dei secoli.

I nomi più usati nella storia

Secondo le statistiche, i nomi più scelti nella storia del papato sono:

NomeNumero di Papi
Giovanni23
Gregorio16
Benedetto16
Clemente14
Innocenzo13
Leone13
Pio12
Stefano9
Bonifacio9
Urbano8

Questi dieci nomi coprono circa la metà dei 266 papi della storia. L’altro 50% si distribuisce su 71 nomi diversi, alcuni dei quali caduti in disuso o usati solo nei primi secoli.

Nomi “vietati” o mai scelti

Non esistono nomi formalmente vietati, ma alcune scelte sono evitate per ragioni di rispetto o opportunità. Ad esempio, nessun Papa ha mai scelto il nome Pietro II, per rispetto verso l’apostolo fondatore della Chiesa. Altri nomi, come Caio o Urbano, sono ormai fuori uso.

Negli ultimi decenni, i papi hanno scelto nomi che richiamano figure significative: Giovanni Paolo I (il primo a unire due nomi, in omaggio a Giovanni XXIII e Paolo VI), Giovanni Paolo II, Benedetto XVI (in riferimento a Benedetto XV e San Benedetto), e Francesco, scelto da Jorge Mario Bergoglio per richiamare San Francesco d’Assisi e i valori di povertà, pace e dialogo interreligioso.

Il significato della scelta

La scelta del nome pontificale è profondamente personale e simbolica. Può rappresentare un omaggio a un predecessore, un santo ispiratore, un ideale teologico o pastorale. Spesso il nome scelto indica l’orientamento che il Papa intende dare al proprio pontificato: riforma, continuità, apertura, fermezza dottrinale o attenzione ai poveri.

 
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