Regolarizzare le pendenze tributarie è un passo importante per sistemare la propria posizione fiscale e lasciarsi alle spalle vecchi debiti. Tuttavia, la realtà è spesso più complessa, soprattutto con la doppia scadenza prevista dalla Rottamazione quater delle cartelle esattoriali. Introdotta con la Legge n. 197/2022, la misura consente ai contribuenti di definire in modo agevolato i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Per molti si avvicina la scadenza della rata originaria fissata al 31 maggio 2025. Ma attenzione: ci sono nuove regole per chi è stato riammesso al beneficio entro il termine del 30 aprile 2025. Vediamo insieme cosa prevede l’Agenzia delle Entrate – Riscossione per entrambe le categorie.
Per comprendere meglio le nuove disposizioni introdotte per chi è stato riammesso alla Rottamazione quater, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha pubblicato un video esplicativo dal titolo “La Riammissione alla 'Rottamazione-quater’ di seguito riportato.
Per pagare la rata della Rottamazione quater in scadenza il 31 maggio 2025, i contribuenti devono utilizzare i bollettini contenuti nella "Comunicazione delle somme dovute". In caso di smarrimento, una copia può essere scaricata direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione (AdeR).
La legge stabilisce il termine di pagamento per la rata della definizione agevolata al 31 maggio. Tuttavia, grazie ai 5 giorni di tolleranza previsti, l’Agenzia considera validi a tutti gli effetti di legge i pagamenti effettuati entro e non oltre il 9 giugno 2025.
Con la legge n. 15/2025, che ha convertito il DL n. 202/2024, sono stati introdotti nuovi termini per i contribuenti riammessi alla Rottamazione quater. È prevista inoltre la possibilità di rateizzare l’importo dovuto, con un tasso di interesse annuo del 2%, a partire dal 1° novembre 2023.
Si ricorda che attualmente sono due le scadenze che riguardano la Rottamazione quater delle cartelle esattoriali:
Tutte le definizioni agevolate istituite nel corso degli anni prevedono regole molto rigide per chi non rispetta le scadenze, anche in caso di pagamenti parziali.
Quando il versamento viene effettuato oltre i termini previsti o per un importo inferiore al dovuto, decadono i benefici della definizione agevolata. In questi casi, i pagamenti effettuati nell’ambito della Rottamazione quater saranno considerati semplici acconti sul debito residuo, che tornerà a essere assoggettato a sanzioni e interessi ordinari.
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha pubblicato gli aggiornamenti relativi alla riammissione alla misura agevolata per coloro che erano decaduti, permettendo loro di tornare a beneficiare delle agevolazioni previste (pagamento senza interessi, sanzioni e aggio).
In particolare, la legge citata ha disposto la proroga per l’adesione fino al 30 aprile 2025, sospendendo, fino a quella data, la notifica degli atti di pagamento e l’avvio di eventuali procedure di riscossione (come fermo amministrativo, pignoramenti o ipoteche) sulle cartelle esattoriali scadute.
Il provvedimento contiene anche nuovi termini di pagamento.
Entro il 30 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione invierà la comunicazione con l’importo complessivo delle somme dovute, allegando i bollettini di pagamento e il riepilogo delle scadenze delle rate.
Per l’anno 2025, i contribuenti riammessi alla Rottamazione quater dovranno versare la prima rata entro il 31 luglio e la seconda rata entro il 30 novembre.
La Rottamazione quater prevede dunque due diverse scadenze: una per coloro che sono già in regola con i pagamenti, che devono seguire le date indicate nella loro prima comunicazione trasmessa dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione, e una per i riammessi, che dovranno rispettare il calendario specifico indicato nella "Comunicazione delle somme dovute" che l’Agenzia invierà entro il 30 giugno 2025.
La Rottamazione quater 2025 presenta importanti scadenze e nuove regole per i contribuenti. Ecco le principali domande che chiariscono gli aspetti fondamentali della misura: