Si avvicinano sempre di più il 25 e il 26 maggio 2025, date nelle quali centoventi comuni si recheranno alle urne per le elezioni amministrative. Un appuntamento fondamentale per testare la fiducia nella coalizione di governo nelle grandi città italiane e nei comuni più piccoli, in vista delle prossime elezioni regionali che dovrebbero tenersi il prossimo autunno, tra i mesi di settembre e novembre, in Campania, Toscana, Valle d'Aosta, Marche, Puglia e Veneto.
In alcune delle più importanti città, tra cui Trento e Bolzano, si è già andati al voto e il weekend del 25 e 26 maggio riguarderà principalmente Ravenna, Genova, Taranto e Matera. Proprio nel capoluogo di regione ligure, il centrosinistra è intenzionato a registrare un buon risultato, soprattutto dopo le elezioni regionali che hanno premiato lo scorso anno il centrodestra per pochi voti. Il possibile ballottaggio dovrebbe tenersi l'8 e 9 giugno, stesso giorno del voto per il referendum su lavoro e cittadinanza.
I seggi saranno aperti dalla domenica alle sette del mattino e chiuderanno alle ventitré, per poi riaprire il giorno successivo allo stesso orario e chiudere alle 15. L'elenco completo del voto nei comuni è disponibile già da ora sul sito del Ministero dell'Interno e coinvolgerà centinaia di comuni. In altri, invece, si è andati al voto già lo scorso mese.
Dei centoventi comuni al voto, circa trentadue hanno una popolazione superiore alle 15mila unità e quattro sono capoluoghi di provincia. Sarà importante concentrarsi su queste quattro grandi città perché potrebbero rivelare il sostegno dell'elettorato al governo nei centri abitati più grandi. Si andrà al voto il 25 e il 26 maggio a Genova, Ravenna, Taranto e Matera. Quattro città in quattro regioni differenti, con, appunto, diverse amministrazioni.
Genova è il capoluogo della Liguria, finita nuovamente nelle mani del centrodestra dopo lo scandalo che ha coinvolto l'ex presidente della Regione, Giovanni Toti. La vittoria della coalizione di governo in Liguria ai danni del candidato di centrosinistra Andrea Orlando è stata definita un vero e proprio "suicidio del campo largo" lo scorso anno.
Taranto è in Puglia, dove si terranno quest'anno le elezioni regionali e dove il centrosinistra è favorito. Stessa situazione per Ravenna, sita nella "rossa Emilia-Romagna", recatasi alle urne lo scorso novembre. Infine Matera, che si trova in Basilicata, dove Vito Bardi lo scorso anno è stato riconfermato.
Qual è la situazione a Genova? Il vicesindaco reggente e candidato di centrodestra Pietro Picciocchi è riuscito a recuperare voti sulla sua avversaria di centrosinistra, Silvia Salis, a due settimane dalle elezioni. La candidata del campo largo registra il 50% dei consensi, mentre l'esponente del centrodestra si troverebbe al 47%. Una percentuale minima che potrebbe evolversi nei prossimi giorni e aumentare "lo scontro politico" per la città ligure.
A svelare questi numeri è un sondaggio della scorsa settimana dell'Istituto Noto. Resta alto il numero di indecisi, che si aggirerebbero attorno al 30%, ed è proprio su questi potenziali elettori che si giocherà la sfida per il capoluogo.
Differente la situazione a Taranto, dove il candidato del Pd, Piero Bitetti, è dato al 37%, mentre il suo avversario di centrodestra, Luca Lazzaro, si aggira attorno al 21%. Il centrosinistra sarebbe nettamente favorito nella città pugliese, occhio però a Francesco Taccente — sostenuto da sette liste — vicino al 14%, e alla candidata pentastellata Annagrazia Angolano, vicina al 13%.
Tutto sembra tacere a Ravenna, dove non sono ancora disponibili i sondaggi. Stando alla storia cittadina, però, è possibile decifrare chi potrebbe essere il favorito per diventare primo cittadino: da sempre, il capoluogo di provincia è una roccaforte della sinistra; basti pensare che il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, fino a qualche mese fa ne era sindaco. Sembra pertanto delinearsi una sfida interessante tra Alessandro Barattoni, legato al centrosinistra, e l'esponente Nicola Grandi, legato a Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Nemmeno per Matera è possibile sapere chi è favorito. Il 23 ottobre 2024, Matera è stata commissariata dopo una crisi politica e le dimissioni di diciassette consiglieri comunali su trentadue. Prima di questo episodio, la città era amministrata dal pentastellato Domenico Bennardi, che si ripresenterà a queste elezioni. Il centrodestra appoggerà Antonio Nicoletti, direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 ed ex direttore generale dell'Apt. Nove liste di centrosinistra sosterranno Roberto Cifarelli, consigliere regionale del Pd.