Dopo il Regina Coeli di ieri, oggi Papa Leone è atteso da un altro appuntamento importante per conoscere la sua visione su quanto accade nel mondo. Nell'aula Paolo VI, in Vaticano, terrà la prima udienza con la stampa mondiale.
Sarà il momento in cui spiegherà ai media, e quindi al mondo, le priorità e i temi del suo pontificato.
E di certo toccherà anche il tema della guerra in Ucraina. Ieri, nel corso della benedizione dalla loggia di San Pietro, ha invocato la pace a Kiev così come a Gaza e nel Kashmir, gli altri due scenari di guerra mondiali più pericolosi.
Ma sempre ieri i media internazionali hanno ripescato una sua videointervista data ad aprile del 2022 nel corso della quale prendeva una posizione fortissima sulla guerra scatenata in Europa da Putin.
Nel 2022, all'epoca dell'invasione russa in Ucraina, Robert Francis Prevost era vescovo della città peruviana di Chiclayo, e utilizzò parole molto nette sull'operazione militare di Putin. L'attuale Papa Leone XIV parlò di "invasione imperialista russa". Di più: già parlò di "crimini di guerra" in capo al Cremlino. Oggi che è diventato pontefice, deciderà di ripetere quelle parole? Di confermare quella posizione?
Il suo predecessore, Papa Francesco, pur invitando ogni domenica, in occasione dell'Angelus, a pregare per "la martoriata Ucraina", non ne ha avuto mai il coraggio. Anzi, più di una volta ha suscitato imbarazzo per alcune frasi (come quella dell'abbaiare della Nato ai confini russi e quella che elogiava l'imperialismo di Mosca) pronunciate anche a rischio di mettere in difficoltà la diplomazia vaticana impegnata a far liberare circa 20.000 bambini ucraini rapiti dalle truppe di Mosca.
Ma cosa disse l'allora vescovo di Chiclayo Robert Francis Prevost contro Putin? Parole davvero chiarissime. E durissime:
Prevost non ebbe peli sulla lingua. Andò fino in fondo alla questione così:
La videointervista rilasciata a Semanario Expresión era del 13 aprile 2022, circa un mese dopo il massacro di Bucha, con almeno 300 civili uccisi dalle truppe russe e cecene che avevano tentato la presa di Kiev fin dal 24 febbraio 2022.
E insomma, parole rivelatrici per chi si è presentato al mondo da Papa dicendo "la pace sia con voi" e parlando di "pace disarmata e disarmante". La intendeva, evidentemente, proprio da "figlio di Agostino".
Sant'Agostino, il santo a cui si rifà Papa Leone, in effetti, teorizzò la guerra giusta. Nella lettera 189, spiegava con parole chiare che una guerra accettabile esiste:
Chissà se oggi Papa Leone XIV la citerà per fermare, seguendo l'esempio di Papa Leone I, l'Attila dei giorni nostri, Putin.
In ogni caso, già ieri, in occasione del Regina Coeli, le sue parole sono state quanto mai chiare: