12 May, 2025 - 20:30

Pensione a 60 anni e 38 anni di contributi: l’uscita è vicina, anzi è realtà per alcuni beneficiari

Pensione a 60 anni e 38 anni di contributi: l’uscita è vicina, anzi è realtà per alcuni beneficiari

Con l’aumento delle richieste di pensionamento anticipato, molti si interrogano sulla possibilità di uscire dal mondo del lavoro a 60 anni di età con 38 anni di contributi. Sebbene l’opzione sembri interessante, accedere alla pensione anticipata non è mai semplice. I requisiti e le condizioni previste dalla normativa richiedono un’attenta valutazione.

Una volta, il pensionamento anticipato era più facile da ottenere. Oggi, invece, i criteri sono stati inaspriti, in parte per effetto della riforma introdotta dalla legge Fornero, che mira a garantire la sostenibilità del sistema previdenziale nel lungo periodo. Nonostante ciò, nel 2025, alcuni lavoratori potrebbero ancora beneficiare della possibilità di andare in pensione a 60 anni con 38 anni di contributi. Vediamo insieme chi sono i beneficiari e quali sono i requisiti per accedere a questa opportunità.

Pensione a 60 anni e 38 anni di contributi: panoramica delle misure

La possibilità di accedere alla pensione flessibile anticipata non è prevista a 60 anni di età, né tantomeno basta aver versato 38 anni di contributi. La normativa attuale consente l'accesso alla pensione anticipata solo a partire dai 62 anni, con almeno 41 anni di contribuzione, di cui 35 anni di versamenti effettivi, escludendo i periodi di malattia e maternità. Pertanto, la Quota 103 non può essere utilizzata come misura di pensionamento anticipato a 60 anni.

Nemmeno la pensione anticipata Opzione Donna offre una soluzione per chi desidera uscire dal lavoro a 60 anni con 38 anni di contributi. L'INPS, nella circolare numero 53 del 05 marzo 2025, ha chiarito che misura è riservata a lavoratrici che appartengano a una delle seguenti categorie: caregiver, licenziate o invalide.

L'accesso è previsto a partire dai 61 anni con 35 anni di contributi versati, a condizione che questi siano maturati entro il 31 dicembre 2024. Inoltre, le lavoratrici madri possono beneficiare di un’agevolazione, riducendo l’età di pensionamento di uno o al massimo due anni, passando da 60 a 59 anni. In sintesi, né la Quota 103 né l'Opzione Donna consentono di lasciare il lavoro a 60 anni con 38 anni di contributi.

Pensione anticipata contributiva: requisiti e novità

Alcuni lavoratori possono richiedere la pensione anticipata a partire dai 64 anni di età, a condizione di non avere contributi versati prima del 31 dicembre 1995.

Tuttavia, è necessario soddisfare anche un altro requisito: aver accumulato almeno 20 anni di contribuzione effettiva. Come riportato da pensionioggi.it, la normativa prevede che l’importo della rendita mensile debba essere almeno tre volte il trattamento minimo vitale, pari a circa 1.616,07 euro al mese.

A partire dal 1° gennaio 2030, questa soglia verrà innalzata a 3,2 volte il trattamento minimo, ossia circa 1.723,81 euro.

Per le lavoratrici, le regole sono leggermente più favorevoli, con importi soglia più bassi. In particolare:

  • con un figlio: l’assegno pensionistico deve essere almeno 1.508,33 euro;
  • con due o più figli: l’importo scende a circa 1.400,59 euro.

In ogni caso, fino al compimento dei 67 anni, l’assegno non può superare il tetto massimo di 3.017 euro lordi al mese.

È importante sottolineare che i lavoratori che soddisfano i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata contributiva prima del 2024 non sono soggetti a queste nuove regole.

A partire dal 1° gennaio 2025, sarà possibile utilizzare anche la previdenza complementare per perfezionare i requisiti della pensione anticipata contributiva. In questo caso, il lavoratore potrà ottenere la pensione con 25 anni di versamenti contributivi effettivi, soglia che salirà a 30 anni dal 1° gennaio 2030.

Nonostante queste opportunità, la pensione anticipata contributiva non permette un’uscita flessibile a 60 anni con 38 anni di contributi. Nel prossimo paragrafo, esamineremo le altre misure previste nel quadro previdenziale italiano.

Isopensione: un’uscita anticipata dal lavoro per alcuni lavoratori

Le aziende con almeno 15 dipendenti possono offrire ai lavoratori la possibilità di anticipare il pensionamento di vecchiaia fino a 4-7 anni tramite l’isopensione.

La misura richiede un accordo tra l'azienda, l'INPS e i sindacati. Grazie a questa opportunità, i lavoratori possono ritirarsi anche a 60 anni, considerato che l'accesso alla pensione di vecchiaia è previsto a 67 anni.

Pensione di vecchiaia per invalidi: anticipo a 60 anni

I lavoratori con invalidità certificata dalla commissione medica ASL-INPS possono richiedere l’anticipo della pensione di vecchiaia se la riduzione della capacità lavorativa supera il 67%. In tal caso, è possibile accedere all’Assegno Ordinario di Invalidità o alla pensione di inabilità, consentendo il pensionamento anticipato già a 60 anni, a condizione di aver versato almeno cinque anni di contributi.

Conclusione 

 Nonostante l'interesse crescente per il pensionamento anticipato, i requisiti per uscire dal mondo del lavoro a 60 anni con 38 anni di contributi sono complessi e difficili da soddisfare. L’attuale normativa impone limiti di età e di contribuzione, come nel caso della Quota 103, dell’Opzione Donna e della pensione anticipata contributiva, che rendono complicato raggiungere l'uscita anticipata desiderata. Tuttavia, esistono altre opzioni per alcune categorie di lavoratori, come gli invalidi, che potrebbero accedere al pensionamento anticipato già a 60 anni.

Domande frequenti sulla pensione a 60 anni con 38 anni di contributi

  1. Con l'aumento delle richieste di pensionamento anticipato, molte persone si chiedono se sia possibile uscire dal mondo del lavoro a 60 anni con 38 anni di contributi. Ecco le risposte alle principali domande in merito.
  2. È possibile andare in pensione a 60 anni con 38 anni di contributi? No, la normativa attuale non consente il pensionamento anticipato a 60 anni con 38 anni di contributi.
  3. La Quota 103 permette il pensionamento anticipato a 60 anni con 38 anni di contributi? No, la Quota 103 consente il pensionamento solo a partire dai 62 anni con almeno 41 anni di contributi.
  4. Opzione Donna consente di andare in pensione a 60 anni con 38 anni di contributi? No, l'Opzione Donna richiede almeno 35 anni di contributi e l'accesso a partire dai 61 anni.
  5. È possibile accedere alla pensione anticipata contributiva a 60 anni? No, la pensione anticipata contributiva è disponibile a partire dai 64 anni con almeno 20 anni di contributi.
  6. I lavoratori invalidi possono andare in pensione a 60 anni? Sì, i lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 67% possono andare in pensione a 60 anni con almeno 5 anni di contributi.
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Antonella Tortora
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