14 May, 2025 - 17:50

Perchè Magi è stato espulso dalla Camera durante il question time: c'entra il referendum

Perchè Magi è stato espulso dalla Camera durante il question time: c'entra il referendum

Un fantasma si aggira per la Camera dei deputati: è quello del referendum dell'8 e 9 giugno 2025. Lo spettro, che non passa inosservato, è impersonato dal segretario di +Europa, Riccardo Magi, che è stato prontamente espulso dal presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. Il leader di +Europa è stato mandato via dal question time durante un intervento dell'esponente leghista Molinari relativo al dl Sicurezza e all'aumento della tutela delle forze dell'ordine.

Perché Magi era travestito da fantasma? Il motivo è relativo al prossimo appuntamento alle urne che si terrà tra meno di un mese e al quale è stato dedicato, almeno secondo Riccardo Magi e il resto del centrosinistra, pochissimo spazio da parte della Rai. La scelta insolita fatta dal segretario di +Europa di vestirsi da fantasma con su scritto "referendum" è stata dettata dal fatto che il partito non ha potuto rivolgere alla premier la sua interrogazione poiché, per regolamento, spettava a un'altra componente del gruppo Misto.

Il deputato di +Europa ha anche condannato l'azione del governo nei confronti del referendum: i leader dei principali partiti della maggioranza hanno detto infatti di non andare a votare in modo che non si raggiunga il quorum.

Magi è stato, la scorsa estate, tra i principali promotori del quesito referendario riguardante la cittadinanza – quello maggiormente contestato dal centrodestra e dai principali esponenti del governo Meloni. Il governo ha tutto l’interesse di far naufragare il referendum perché è contrario alla riduzione dei tempi per ottenere la cittadinanza e ritiene che il quesito sia una sorta di "attacco politico".

Perché Magi è stato espulso dalla Camera?

"Magi espulso" ha tuonato improvvisamente il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Il deputato di +Europa, Riccardo Magi, travestito da fantasma, è stato scortato fuori dalla Camera dei deputati. In tanti si sono chiesti quale sia il motivo di questa azione da parte del segretario del partito legato al centrosinistra. Magi voleva denunciare la scarsa copertura mediatica per i referendum abrogativi che prevedono cinque quesiti: quattro sul lavoro e uno dedicato appunto alla cittadinanza.

Da mesi, l'opposizione chiede una maggiore promozione da parte dei media e un'attenzione maggiore visto che quello dell’8 e 9 giugno sarà un appuntamento istituzionale. Fontana non è stato l'unico a rimproverare il segretario di +Europa, anche il deputato del Carroccio, Riccardo Molinari, ha ripreso l'azione di Magi avvenuta durante un suo intervento sul dl Sicurezza. L'esponente del Carroccio ha sottolineato che ci sono "politici che non hanno rispetto delle forze dell'ordine" venendo applaudito dalla maggioranza.

Il governo e il referendum

Negli scorsi giorni, la scelta dei principali esponenti del governo di invitare l’elettorato a non recarsi alle urne all’inizio di giugno per il referendum sul lavoro e sulla cittadinanza ha destato non poco scalpore. Lo scorso sabato, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha detto che farà di tutto per promuovere l’astensionismo e per non far raggiungere il quorum. Una posizione adottata anche dal vicepremier Antonio Tajani e dal leader della Lega, Matteo Salvini.

Proprio il segretario del Carroccio si è espresso sul tema nella giornata di oggi, dicendo che non concorda su nessuno dei quesiti referendari e che in quei giorni starà a casa assieme alla sua famiglia. L’atteggiamento del centrodestra è stato, in questi giorni, condannato in molte occasioni dall’opposizione che ha puntato il dito contro la maggioranza di governo dicendo che le istituzioni non possono promuovere l’astensionismo in una fase in cui sempre meno persone si recano alle urne.

Cosa prevede il referendum dell’8 e 9 giugno?

L’8 e 9 giugno 2025 gli italiani saranno chiamati a votare su cinque referendum abrogativi che riguardano principalmente il diritto del lavoro e la cittadinanza. I referendum sono di tipo abrogativo, il che significa che si propone di cancellare, in tutto o in buona parte, alcune norme attualmente in vigore. Perché l’esito sia valido, è necessario che partecipi al voto almeno il 50% più uno degli aventi diritto (quorum): si parla di quasi 24 milioni di persone.

I quesiti sono cinque: quattro riguardanti il mondo del lavoro, in particolare il Jobs Act approvato da Matteo Renzi quando era al governo, e uno sulla cittadinanza che prevede la riduzione degli anni di residenza in Italia per diventare italiani. Fratelli d'Italia ha risposto al gesto di Magi condividendo le immagini di oggi sui propri canali social e dicendo che "la sinistra fa solo ridere".

Riassunto in tre punti

  • Protesta simbolica di Riccardo Magi: Espulso dalla Camera per essersi travestito da fantasma, Magi ha voluto denunciare la scarsa visibilità mediatica data ai referendum dell’8-9 giugno.
  • Critiche all’astensionismo promosso dal governo: Vari esponenti del centrodestra, tra cui La Russa, Tajani e Salvini, invitano a non votare per evitare il raggiungimento del quorum, attirando le critiche dell’opposizione.
  • I contenuti del referendum: Gli elettori dovranno esprimersi su cinque quesiti abrogativi, quattro sul lavoro (Jobs Act) e uno sulla cittadinanza, con l’obiettivo di modificare norme attualmente in vigore.

 

AUTORE
foto autore
Francesco Fatone
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE