Possibile svolta decisiva nel giallo di Garlasco. Nella giornata del 14 maggio, durante le operazioni di dragaggio effettuate dai vigili del fuoco nel canale di Garlasco, è stato rinvenuto un martello che gli inquirenti hanno definito «interessante» per le indagini in corso. La notizia è stata riportata dalla trasmissione "Chi l'ha visto?", che segue da vicino gli sviluppi del caso.
Tuttavia, non è stata trovata traccia dell’attizzatoio che, secondo la testimonianza di un super-testimone ascoltato da "Le Iene", sarebbe stato gettato nel canale da Stefania Cappa, cugina di Chiara Poggi.
Questa testimonianza aveva indirizzato le ricerche proprio nell’area del canale vicino a una casa appartenuta alla nonna delle gemelle Cappa, anche se le due donne non risultano indagate.
Durante le operazioni di ricerca, oltre al martello, sono stati recuperati anche altri oggetti, la cui rilevanza per le nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi è ancora da accertare.
Le fonti investigative mantengono la massima cautela sull’effettiva utilità di questi reperti, che dovranno essere analizzati nei prossimi giorni per stabilire se possano avere un collegamento diretto con il delitto. Con il sequestro degli oggetti rinvenuti, le ricerche nell’area del canale si sono concluse almeno per il momento, anche se non è escluso che possano riprendere qualora emergessero nuovi elementi.
L’avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, ha sottolineato che, secondo le risultanze delle precedenti perizie, l’unico oggetto mancante dalla villetta di via Pascoli è proprio un martello, che sarebbe compatibile con l’arma del delitto. Fino a oggi, però, questo martello non risultava tra gli oggetti ritrovati, lasciando così aperta la questione sull’effettiva arma utilizzata per uccidere Chiara Poggi il 13 agosto 2007.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Pavia, hanno visto impegnati carabinieri e vigili del fuoco in una perlustrazione meticolosa del canale, anche con l’ausilio di metal detector e idrovore per lo svuotamento dell’acqua. Le ricerche si sono concentrate in particolare nei pressi della casa che fu della nonna delle cugine Cappa, sulla base della recente testimonianza che indicava il possibile lancio di un oggetto metallico nel corso d’acqua proprio in quella zona.
In sintesi, il ritrovamento del martello rappresenta un potenziale sviluppo nelle indagini, ma saranno necessari ulteriori accertamenti per verificare se si tratti effettivamente dell’arma del delitto e se possa fornire nuovi elementi utili alla ricostruzione dell’omicidio di Chiara Poggi. Al momento, l’attizzatoio rimane irreperibile e la prudenza degli investigatori è massima in attesa degli esiti delle analisi sui reperti sequestrati.