15 May, 2025 - 11:31

Moratti e Iuliano-Ronaldo del '98: 80 anni e non sentirli (tranne quando parla di Juve-Inter)

Moratti e Iuliano-Ronaldo del '98: 80 anni e non sentirli (tranne quando parla di Juve-Inter)

Massimo Moratti si avvicina agli 80 anni con la stessa passione di sempre per l’Inter e una memoria che, come certi cronometri vintage, ogni tanto fa qualche scatto strano. In una recente intervista, ha raccontato per l’ennesima volta quell’episodio leggendario in cui – secondo lui – la Juventus avrebbe superato l’Inter con l’aiutino arbitrale.

Un racconto suggestivo, certo. Peccato che i fatti dicano un’altra cosa.

Iuliano-Ronaldo di Juve-Inter del '98? Il vangelo (fantasioso) di Moratti 

Il tempo passa, la memoria affievolisce... ma non per tutti. Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter e protagonista di una delle rivalità più accese del calcio italiano, che sta per tagliare il traguardo degli 80 anni con lo spirito intatto e un ricordo ben fisso in mente: quello di Juve-Inter del 1998. Sì, proprio quel rigore. O presunto tale.

In una recente intervista, Moratti ha riacceso i riflettori su quella celebre azione tra Iuliano e Ronaldo, un episodio ormai scolpito nella memoria collettiva come una telenovela calcistica che non vuole sapere di finire. E mentre i tabellini raccontano una storia diversa, lui rilancia con passione, nostalgia e qualche dettaglio... diciamo creativo.

D’altronde, si sa: il cuore nerazzurro ha le sue ragioni, che la moviola non sempre riesce a spiegare.

Spoiler: la Juve era già in testa. E il 26 aprile, stava anche vincendo.

Il famoso match a cui si riferisce Moratti iniziò con la Juventus capolista e con un gol segnato per prima. Nessun sorpasso rocambolesco, nessun complotto da romanzo: solo una conferma della classifica. Altro che Hitchcock, qui siamo più dalle parti del telegiornale sportivo delle 20!

Ma si sa: la memoria calcistica, come il fuorigioco semi-automatico, lascia spazio all’immaginazione.

Una rivalità d’altri tempi (e qualche confusione d’annata)

Inter e Juventus, amici mai. La rivalità è storica, come le radioline della domenica pomeriggio. E Moratti, da vero appassionato, ci ha regalato per anni un mix di tensione, sfide epiche e polemiche da bar sport. Alcune giustificate, altre più folkloristiche. E col tempo, qualche dettaglio può sfuggire: un rigore, un minuto, magari persino il risultato.

Ma dopo tutto, ogni nonno ha il suo aneddoto preferito. E Moratti li racconta con uno stile che in Serie A manca dai tempi delle maglie larghissime.

Fatti vs. nostalgia: chi vince davvero?

Per chi ama i numeri più delle narrazioni: la Juve era già in testa, il gol dell’1-0 arrivò prima dell’ormai mitologico contatto Iuliano-Ronaldo, e a quanto pare nessuno rubò nulla. Ma la verità, si sa, a volte è noiosa. Meglio un racconto condito di un po’ di nostalgia, qualche polemica “vintage” e un pizzico di rimpianto.

Anche Ceccarini, l’arbitro dell’epoca, ha provato a fare chiarezza anni dopo. E in modo pacato ha spiegato:

virgolette
Il difensore era fermo, l’attaccante si muoveva. Il mio unico rimpianto? Non aver fischiato niente, così almeno non se ne parlava per vent’anni.

Finale con sorriso

Alla fine, Moratti ci regala l’ennesimo capitolo del grande romanzo del calcio italiano. Un racconto affettuoso, condito da passione e ricordi. E per i più pignoli, ci sono sempre i tabellini. O Wikipedia, per i più digitali.

 

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William Centurione
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