È partita la corsa alla dichiarazione precompilata dei redditi con il modello 730. Il 2025 si apre con la possibilità di presentare la dichiarazione precompilata dal 15 maggio al 30 settembre. Per i contribuenti che utilizzano il modello Redditi, invece, la scadenza è fissata al 31 ottobre 2025. Chi presenta il modello 730 nelle prossime ore, giorni o settimane potrà modificare eventuali errori o inesattezze, oppure annullare la dichiarazione già trasmessa, a partire dal 19 maggio. Va sottolineato che ogni variazione può essere eseguita una sola volta.
È importante ricordare che l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli in modo automatizzato o mediante verifica della documentazione. Tali controlli possono avvenire entro quattro mesi dalla presentazione della dichiarazione. Nei casi in cui il rimborso superi i 4.000 euro, i tempi di attesa possono prolungarsi fino a sei mesi. Vediamo insieme quali sono tempi e modalità per il rimborso, con o senza sostituto d’imposta.
Per comprendere al meglio il funzionamento del modello 730 semplificato e precompilato per il 2025, e scoprire tutte le novità relative alla modifica e all’invio a partire dal 15 maggio, ti consigliamo di guardare questo video realizzato da Lavoro e Diritti dal titolo:
"Modello 730 semplificato e precompilato 2025, dal 15 maggio modifica e invio: ecco come funziona".
Ogni anno, l’Agenzia delle Entrate predispone un nuovo modello per la dichiarazione precompilata, con l’obiettivo di aiutare i cittadini a verificare o integrare i dati relativi ai redditi e alle spese sostenute nell’anno d’imposta precedente — in questo caso, il 2024. Ciò semplifica il calcolo delle imposte da versare o il riconoscimento di eventuali rimborsi.
Tuttavia, può accadere che i dati precompilati siano incompleti o errati; in tal caso, è necessario procedere con le dovute modifiche prima della trasmissione definitiva.
Nei prossimi giorni molti contribuenti presenteranno la propria dichiarazione dei redditi. Per molti, l’obiettivo principale è ottenere il rimborso del 730 nel minor tempo possibile, considerando che le tempistiche variano in base alla presenza o meno del sostituto d’imposta.
In linea generale, chi presenta il modello entro il 31 maggio riceve il rimborso a luglio. Come riportato da informazionefiscale.it, le date variano in funzione della data di trasmissione:
L’Agenzia delle Entrate chiarisce che, qualora il modello 730 precompilato venga presentato con sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) entro il 31 maggio, il rimborso sarà riconosciuto in busta paga a partire da luglio 2025. Per i pensionati, l'accredito avviene tra agosto e settembre.
Nel caso in cui il contribuente non abbia un sostituto d’imposta, il rimborso verrà erogato dall’Agenzia delle Entrate, entro un periodo massimo di sei mesi. In questo caso, è necessario comunicare l’IBAN, altrimenti il rimborso verrà corrisposto tramite assegno.
Se dalla dichiarazione emerge un debito, sarà il sostituto d’imposta a gestire le trattenute direttamente dalla busta paga o dalla pensione.
I contribuenti possono presentare il modello 730 anche senza la presenza di un sostituto d’imposta. In tal caso, eventuali crediti saranno rimborsati direttamente sul conto corrente indicato nella dichiarazione, tramite le coordinate IBAN bancarie o postali.
Se invece risulta un importo a debito, il contribuente potrà effettuare il pagamento con modello F24.
Se il contribuente deve dichiarare redditi soggetti a imposta sostitutiva — ad esempio derivanti da attività nel settore turistico — è necessario verificare che questi siano correttamente inseriti nei quadri M, T e W del modello 730. In queste sezioni vengono evidenziati eventuali crediti o debiti derivanti da tali imposte.
Se dal prospetto di liquidazione emerge un importo a debito, questo può essere compensato con eventuali crediti derivanti dalle stesse imposte sostitutive o con altri crediti relativi a imposte principali (IRPEF, addizionali regionali/comunali, cedolare secca).
Se l’importo a debito viene interamente compensato, si genera un modello F24 a saldo zero.
In caso contrario, la differenza da versare può essere pagata tramite addebito diretto sul conto corrente o con modello F24 cartaceo.
Infine, se dal prospetto di liquidazione risulta un credito, l’Agenzia delle Entrate provvede al rimborso tramite accredito diretto sul conto indicato.
Di seguito trovi le risposte ai principali dubbi riguardanti i tempi e le modalità di rimborso del modello 730 per il 2025, presentate in modo chiaro e sintetico.