Milano diventa teatro di scontri nel pomeriggio di oggi, 17 maggio 2025. A quaranta chilometri di distanza dal capoluogo di Regione, nel comune di Gallarate, è stato ospitato un evento controverso legato all'estrema destra europea: il Remigration Summit. L'iniziativa ha visto la partecipazione di sigle ultraconservatrici e di esponenti politici, tra tutti il generale Roberto Vannacci che ha detto di schierarsi dalla parte degli organizzatori del summit e di supportare la loro idea.
Nel capoluogo di regione, nel frattempo, è stata organizzata una contromanifestazione per promuovere i valori antifascisti e democratici in contrapposizione alle idee portate avanti nel Remigration Summit. Si è pensato inizialmente di tenere il discusso evento nel capoluogo lombardo ma alla fine si è deciso di spostarlo a Gallarate, in provincia di Varese. Non sono mancati tuttavia gli scontri tra le forze dell'ordine e gli antagonisti.
Duro il centrodestra sui disordini nel pomeriggio a Milano, alcuni esponenti dei partiti di governo hanno giustificato il summit dicendo che proibirlo sarebbe stato antidemocratico e che ogni idea può dare un contributo alla società. In prima linea a difendere gli ultraconservatori di Gallarate c'è la Lega di Matteo Salvini. Dall'altra parte, il coportavoce di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni, e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, assieme al segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini hanno condannato dalla piazza di Milano l'incontro di oggi.
Già nei giorni scorsi non sono mancate polemiche sull'evento di estrema destra Remigration Summit che si è tenuto nella giornata di oggi a Gallarate, nel Varesotto. Nel corso del summit, diversi esponenti ultraconservatori hanno portato avanti l'idea del "remigration": ovvero la promozione di un piano per l'espulsione in massa delle persone considerate non assimilabili con la società europea. Cauto il centrodestra nazionale fino a qualche giorno fa nell'esprimersi su questo evento.
Oggi però sono arrivati messaggi a favore del summit organizzato dall'estrema destra. In prima linea c'è il generale Vannacci che a distanza ha espresso sostegno nei confronti del Remigration Summit e ha detto che porterà questa battaglia a Bruxelles in quanto europarlamentare della Lega:
La remigrazione vuol dire rimettere al centro i nostri cittadini, italiani ed europei. È una battaglia di civiltà e di libertà, ma soprattutto per la sicurezza che oggi è il vero spartiacque tra destra e sinistra. Continuerò a battermi per questo e porterò questa battaglia a Bruxelles, con orgoglio e determinazione.
Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, oggi era a Napoli, alla manifestazione di "Noi Moderati". Durante l'evento organizzato dal partito di Maurizio Lupi, il titolare del Viminale non ha espresso parole di condanna nei confronti del Remigration Summit ma ha detto che:
Parole che sono state oggetto di dura contestazione da parte dei leader del centrosinistra in piazza a Milano. Lupi, dal canto suo, è stato molto più netto e ha detto che non avrebbe mai partecipato a un evento come quello di Gallarate.
Trentamila persone hanno partecipato alla manifestazione contro il summit in corso a Gallarate e per ribadire che Milano è una città antifascista. Erano presenti l'Anpi, il Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra e anche la Cgil assieme ad Arci a San Babila. Presenti anche tante realtà sociali lombarde e milanesi, tra le quali diversi centri sociali che sono partiti da Cairoli in direzione Cadorna.
Durante il corteo degli antagonisti a Milano, si sono registrati scontri con le forze dell'ordine che sono state costrette a sparare lacrimogeni sui manifestanti. Non sono mancate le condanne da esponenti del centrodestra come Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, e la leghista Silvia Sardone.
Tanti i leader del centrosinistra e della sinistra che erano in piazza a Milano contro il Remigration Summit hanno letto alcuni articoli della Costituzione. Il coportavoce di Avs, Angelo Bonelli, ha letto l’articolo 9 che sancisce l'impegno dello Stato a favorire la cultura e la ricerca, e a proteggere il paesaggio e i beni culturali.
Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha recitato l’articolo 1 sul lavoro e la sovranità popolare. Elly Schlein ha declamato l’articolo 3 sull’uguaglianza, aggiungendo alla fine:
Infine Nicola Fratoianni ha letto l’articolo 33 che stabilisce la libertà di arte, scienza e insegnamento, e stabilisce il ruolo della Repubblica nell'istruzione, concludendo: