Da Mattarella a Herzog, fino a Zelensky. Numerosi i leader internazionali presenti oggi, 18 maggio 2025, in Piazza San Pietro per la messa di insediamento di Papa Leone XIV. La funzione religiosa, iniziata alle 10 e terminata intorno alle 13, è stata un’occasione per confrontarsi con il Santo Padre, che ha accolto i presenti all’interno della Basilica di San Pietro. Subito dopo la celebrazione, e dopo aver incontrato i leader internazionali, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
L’incontro tra il Santo Padre e il capo di Stato ucraino rappresenta un passo fondamentale per la risoluzione delle controversie nell’Est Europa, a tre anni dallo scoppio della guerra con la Russia. Proprio all’Ucraina è stata rivolta una preghiera, mentre il Papa ha invocato il cessate il fuoco anche per Gaza. Nella giornata odierna era presente anche il presidente israeliano Isaac Herzog, che si è detto disponibile ad accogliere il Pontefice in caso di una visita in Medio Oriente. Al momento, non è ancora chiaro quale sarà il primo viaggio ufficiale del Santo Padre.
Al posto del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, era presente il suo vice, J.D. Vance. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi alle 15:30 a Palazzo Chigi sia Vance sia la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. L’incontro trilaterale si è concentrato sulle relazioni tra Unione Europea e Stati Uniti e sulle principali questioni all’ordine del giorno dell’agenda internazionale, tra cui la guerra in Ucraina.
Oltre 200.000 fedeli hanno partecipato alla messa di insediamento di Papa Leone XIV. Il Pontefice è stato omaggiato dai principali capi di Stato e di governo, giunti da tutto il mondo per l’evento. Erano presenti quasi tutte le alte cariche dello Stato italiano: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni; il vicepremier Antonio Tajani; e il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
Tra i leader internazionali spiccavano il presidente ucraino Zelensky e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Presente anche Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo. Dagli Stati Uniti è giunto il segretario di Stato Rubio, dalla Polonia il presidente uscente Andrzej Duda, dalla Spagna re Filippo VI, dagli Emirati c'è lo sceicco Saud bin Saqr al Qasimi. La Russia era rappresentata dalla ministra della Cultura, Olga Ljubimova, già presente ai funerali del precedente Pontefice. Per Israele, in piazza San Pietro era presente il presidente Isaac Herzog.
Come già accaduto in altre occasioni, il Papa ha parlato dell’importanza della pace e ha rivolto una preghiera per Gaza e per l’Ucraina. Due teatri di guerra lontani geograficamente ma simili per la gravità dei conflitti. Riguardo a Kiev, il Pontefice ha espresso speranza per una pace giusta e duratura, in riferimento alle richieste del Cremlino che rischiano di ridurre il territorio ucraino:
E su Gaza? In un momento in cui Netanyahu avanza proposte per porre fine al conflitto, il Santo Padre ha ricordato le sofferenze della popolazione civile, in particolare dei bambini. La presenza di Herzog è un segnale positivo per il possibile rilancio delle relazioni con il Vaticano:
La presenza a Roma di tanti leader internazionali rappresenta un'opportunità diplomatica per il governo italiano. Come comunicato in una nota ufficiale, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato oggi alle 15:30 a Palazzo Chigi il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Il trilaterale è stato dedicato in gran parte alle relazioni tra Unione Europea e Stati Uniti e alle principali questioni internazionali, in particolare alla guerra in Ucraina e al futuro dell’Est Europa.