Non è il tipo da piangersi addosso, oppure il tipo che preferisce evitare l'occasione: Silvia Sardone, nata a Milano il giorno di Natale del 1982, appena nominata da Matteo Salvini vicesegretaria della Lega, non vuole nemmeno essere celebrata come la prima donna con tanto potere alla guida del Carroccio: è sempre stata contro le quote rosa. E, in fondo, è sempre stata una persona tutta di un pezzo, proprio come l'altro vicesegretario leghista di fresca nomina, Roberto Vannacci.
Non le fa specie, quindi, nemmeno non trascorrere in famiglia un weekend "da non so da quanto tempo". Oppure essere finita sotto scorta.
Già, ma perché l'europarlamentare della Lega ha bisogno costante della protezione delle forze dell'ordine?
Oggi, con un'intervista concessa a La Verità, Silvia Sardone ha raccontato la sua vita politica. Quando e come è nata la passione per la cosa pubblica. E perché deve essere sempre vista a distanza dagli uomini di una scorta. A Federico Novella, ha confidato:
E comunque, Sardone ora deve fare politica sette giorni su sette sorvegliata dalle forze dell'ordine. Perché?
In ogni caso, nonostante le minacce, Silvia Sardone ha deciso di non lasciare mai il suo quartiere, quello di via Padova a Milano, una delle aree del capoluogo lombardo dove l'immigrazione ha inciso di più.
Insomma, Sardone vuole continuare ad essere una politica di frontiera. Anche perché crede che la priorità della sua azione politica debba continuare ad essere la battaglia contro l'islamizzazione dell'Europa. Quanto alla scorta, ormai, è abituata:
Silvia Sardone è diventata famosa per la sua battaglia contro il velo islamico in Europa:
Sardone, evidentemente, concepisce il femminismo anche nella battaglia contro il velo:
ha spiegato l'europarlamentare promettendo di continuare a Bruxelles la sua battaglia.
Ma, nell'intervista concessa a La Verità, Silvia Sardone ha raccontato anche come le è scattata la scintilla per la politica.
Il resto, come si direbbe, è storia. Sardone nel 2018 decise di lasciare Forza Italia e di aderire alla Lega. Alle europee dello scorso anno, è stata eletta al parlamento europeo con un numero di preferenze secondo solo a quello di Vannacci.
E proprio nelle vesti di parlamentare europeo, Sardone ha confidato di avere anche un altro sogno: quello di sfidare la sua collega Ilaria Salis:
Ma intanto, sul suo profilo Facebook, scrive che le fa venire l'allergia.