Dopo lo spostamento per l'intronizzazione di Leone XIV, i sindacati tornano in piazza per protestare contro le condizioni precarie dei lavoratori del settore trasporti e per chiedere un miglioramento dei contratti, ritenuti svantaggiosi al momento. Il sindacato USB aveva detto che il rinvio dello sciopero poteva essere un momento di riflessione per il ministero dei Trasporti e per venire incontro ai lavoratori. Sembra, almeno per ora, che così non sia stato.
Alcune sigle sindacali autonome, tra cui appunto USB e SGB, hanno proclamato lo sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane per la giornata di venerdì 23 maggio, dalle ore 1:00 alla mezzanotte. L’agitazione coinvolgerà l’intero comparto ferroviario e interesserà anche il trasporto pubblico locale.
Inoltre, l’assemblea nazionale PDM/PDB del Gruppo FS ha annunciato un’ulteriore astensione dal lavoro, prevista dalle 9 alle 17, limitatamente al personale del Gruppo Ferrovie dello Stato. Si tratta degli stessi sindacati che avevano sospeso la protesta per la prima messa di Leone XIV. Lo sciopero potrà comportare disagi significativi alla circolazione ferroviaria su scala nazionale per tutta la durata dell’agitazione. Sono previste, nonostante tutto, alcune fasce di garanzia per venire incontro ai pendolari.
Stop ai trasporti a livello nazionale. Questo attende milioni di italiani il prossimo 23 maggio, l'ennesimo venerdì nero dei trasporti dall'inizio del 2025. Il motivo della protesta è lo stesso per cui si sarebbe dovuto tenere uno sciopero tra il 17 e il 18 maggio, poi rinviato per via della messa d'insediamento di Papa Leone XIV. Al centro della protesta ci sono i contratti e i diritti dei lavoratori del settore dei trasporti che, secondo quanto riportato dai sindacati, non vedono passi in avanti negli ultimi mesi.
Da tempo i lavoratori stanno protestando per ottenere un rinnovo del contratto nazionale che sia a passo con i tempi e che preveda retribuzioni adeguate e maggiori diritti. Da parte del ministero dei Trasporti, tuttavia, non arriverebbero risposte convincenti.
Come previsto in caso di sciopero, Trenitalia ha pubblicato l’elenco dei treni a lunga percorrenza che saranno garantiti in quei giorni. Poiché sarà un giorno feriale, verranno assicurati anche i servizi minimi essenziali nelle seguenti fasce orarie: dalle 6 alle 9, per quanto riguarda il mattino, e dalle 18 alle 21, nella sera. Per il trasporto regionale, i servizi minimi saranno garantiti nei giorni feriali: dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.
Ulteriori dettagli e aggiornamenti sullo sciopero, sia a livello locale che nazionale, sono disponibili sul sito ufficiale di Trenitalia. Per i treni Intercity e per le Frecce sarà poi possibile ottenere un rimborso in caso di rinuncia del viaggio.
Inizialmente lo sciopero, uno dei tanti che si sono verificati nel corso del mese di maggio, era previsto per il 17 e 18: un sabato e una domenica. A seguito di un invito da parte della Commissione Garanzia Scioperi però è stato rinviato al venerdì di questa settimana per via dell'intronizzazione di Papa Leone XIV. L'obiettivo era garantire la sicurezza pubblica e l'efficienza dei trasporti.
Tuttavia, la protesta del prossimo venerdì potrebbe provocare ulteriori disagi nella città di Napoli, dove si giocherà, su decisione della Lega Calcio, una delle due partite decisive per l'assegnazione dello scudetto 2024/2025. La protesta potrebbe mettere a rischio anche il funzionamento della metropolitana. Non è ancora chiaro cosa accadrà e se ci saranno ulteriori rinvii, ma al momento sembra confermata la protesta del prossimo venerdì.