In questi giorni, molti pensionati stanno controllando con attenzione le novità legate al cedolino della pensione in pagamento a giugno 2025. Nell’aria c’è attesa per la quattordicesima: alcuni sperano in un pagamento anticipato, altri temono invece un taglio, legato ai famosi bonus.
Insomma, una vera prova di nervi (e di muscoli), tra chi spera in qualche euro in più e chi rischia un taglio minimo di 50 euro al mese.
La novità arriva direttamente dalla circolare INPS pubblicata il 7 gennaio 2025, in cui si comunica la chiusura delle verifiche sull’indennità provvisoria: parliamo del bonus da 200 e 150 euro erogato nel 2022.Il taglio, però, riguarda solo chi ha ricevuto queste prestazioni in modo provvisorio e non spettante. Ma quindi, non tutti i pensionati sono coinvolti? Cosa bisogna sapere davvero? E quando sarà pagata la pensione di giugno?
Nessun trucco da parte dell’INPS per fare cassa: la riduzione sulla pensione di giugno è legata alla chiusura delle verifiche sui redditi dei pensionati a cui era stata riconosciuta l’indennità una tantum erogata in via temporanea nel 2022.
All’epoca, il beneficio era stato accreditato nel cedolino dei pensionati — sia percettori di trattamento previdenziale che assistenziale — sulla base dei redditi dichiarati nel 2021.
È importante precisare che le indennità di 200 e 150 euro erano state concesse in base a quanto previsto dai decreti legislativi n. 50/2022 e n. 144/2022. Il requisito? Un reddito personale imponibile IRPEF 2021 non superiore, rispettivamente, a 35.000 euro e 20.000 euro.
Ora, concluse le verifiche da parte dell’INPS, per chi ha ricevuto l’indennità senza averne diritto è scattato il recupero delle somme tramite una trattenuta sulla pensione. Il taglio è previsto in rate mensili da 50 euro, a partire proprio dal cedolino di giugno 2025.
Nella circolare sopra citata, l’Istituto — oltre a chiarire i motivi del recupero del bonus a partire dal cedolino di giugno 2025 — ha spiegato anche che, nei casi in cui la trattenuta non sia applicabile, si procederà con l’invio di un avviso di pagamento tramite PagoPA.
Questo accade quando il pensionato ha percepito redditi superiori alle soglie previste dalla normativa e, di conseguenza, ha ricevuto somme non spettanti.
Tali importi indebitamente percepiti sono stati comunicati dall’INPS attraverso la Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione, ovvero SEND — Servizio Notifiche Digitali.
Non tutti i pensionati saranno interessati dal taglio per il recupero dei bonus da 200 e 150 euro erogati nel 2022. Molti non dovranno restituire nulla all’INPS.
Chiarito questo, resta da capire quando verrà pagata la pensione e i trattamenti assistenziali nel mese di giugno 2025.
Il primo giorno bancabile del mese è martedì 3 giugno 2025: in quella data l’INPS accrediterà le somme dovute sui conti correnti bancari o postali dei pensionati.
Chi ritira la pensione in contanti presso gli uffici di Poste Italiane, e ha un importo mensile inferiore a 1.000 euro, dovrà rispettare un calendario suddiviso in base alla lettera iniziale del cognome, di seguito la distribuzione prevista:
Il calendario può variare a seconda della sede postale. Si consiglia di verificare date e orari presso il proprio ufficio di riferimento.
Chi vuole sapere se è interessato al taglio per il recupero del bonus può accedere al sito INPS, nella sezione MyINPS, utilizzando le credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS. All’interno dell’area riservata è possibile consultare e scaricare il cedolino della pensione di giugno in formato PDF e controllare la presenza di eventuali trattenute.