Con l’intensificarsi dei controlli sulle anomalie riscontrate tra i dati dichiarativi relativi al 2022 e le operazioni trasmesse, l’Agenzia delle Entrate si prepara a inviare, a partire da giugno 2025, lettere di compliance ad alcuni contribuenti titolari di partita IVA. Questi ultimi avranno la possibilità di sanare la propria posizione fiscale entro il 29 luglio 2025, evitando così l’applicazione di sanzioni più gravose.
Si apre quindi un nuovo fronte in tema di adempimento spontaneo per i titolari di partita IVA. L’Agenzia promuove una regolarizzazione tempestiva, offrendo la possibilità di beneficiare di sanzioni ridotte per correggere eventuali errori relativi alla dichiarazione IVA dell’anno d’imposta 2022.
Con il provvedimento n. 176284/2025, l’Agenzia delle Entrate ha rilevato una serie di anomalie emerse dal confronto tra i dati delle fatture elettroniche emesse, i corrispettivi giornalieri memorizzati e le informazioni contenute nella dichiarazione IVA 2022. Tali incongruenze hanno dato origine a una nuova tornata di comunicazioni ai contribuenti coinvolti.
Già l’11 aprile scorso, il portale fiscooggi.it aveva anticipato i contenuti principali del provvedimento emanato dal direttore dell’Agenzia. Da giugno, i titolari di partita IVA selezionati nell’ambito dei controlli potranno ricevere una comunicazione formale con l’invito a regolarizzare eventuali discrepanze entro il 29 luglio 2025. Secondo quanto riportato da informazionefiscale.it, sarà possibile aderire volontariamente, beneficiando di una sanzione ridotta pari a 25 euro.
Le previsioni indicano che l’Agenzia delle Entrate trasmetterà, ai soggetti interessati dalle anomalie, un promemoria relativo alla dichiarazione IVA 2022, da esaminare attentamente, completare e restituire.
In caso di mancata compilazione completa del modulo, oppure in presenza di errori od omissioni, il contribuente avrà comunque la possibilità di sanare la propria posizione.
In tale eventualità, l’Agenzia invierà una comunicazione specifica tramite i canali ufficiali, ovvero via PEC (Posta Elettronica Certificata). In alternativa, sarà possibile verificare la presenza della comunicazione accedendo ai servizi online dell’Agenzia mediante credenziali digitali SPID, CIE, CNS, tramite il proprio cassetto fiscale o la sezione dedicata a fatture e corrispettivi.
In tutti questi casi, il contribuente potrà regolarizzare la propria posizione debitoria mediante l’istituto del ravvedimento operoso, beneficiando di una riduzione delle sanzioni previste.
La strategia adottata per incentivare il recupero delle anomalie dichiarative ha registrato, negli ultimi anni, un tasso di adesione spontanea in costante aumento, segnando un’importante evoluzione nella gestione delle pendenze fiscali. In particolare, il numero di contribuenti che scelgono di regolarizzarsi volontariamente è quasi raddoppiato rispetto agli anni precedenti.
È fondamentale sottolineare che le lettere di compliance potrebbero essere recapitate entro il mese di giugno 2025, con un chiaro intento preventivo da parte dell’Agenzia, anticipando di circa 90 giorni le eventuali azioni sanzionatorie.
Nel 2024, ad esempio, le comunicazioni partirono il 12 giugno: la tempistica attuale riflette un approccio più proattivo, volto a promuovere una nuova fase di regolarizzazione volontaria e tempestiva.
Secondo quanto riportato da fiscooggi.it, le lettere di compliance inviate dall’Agenzia delle Entrate conterranno una sintesi delle principali informazioni relative alla posizione fiscale del contribuente, tra cui:
Il contribuente avrà quindi due strade: da un lato, fornire all’Agenzia tutte le informazioni mancanti o corrette; dall’altro, aderire spontaneamente alla regolarizzazione, seguendo le indicazioni contenute nella comunicazione ricevuta.
Qualora il contribuente non abbia ancora presentato la dichiarazione IVA, potrà provvedere entro il termine dei 90 giorni successivi.
In tal caso, l’adesione spontanea mediante il ravvedimento operoso comporterà l’applicazione di sanzioni ridotte rispetto a quelle ordinarie.
In presenza di errori od omissioni, sarà possibile trasmettere una dichiarazione integrativa, versando l’importo dovuto e beneficiando del regime sanzionatorio agevolato previsto per le regolarizzazioni spontanee.