L'intera politica unita in difesa del tricolore, un caso più unico che raro. Nella giornata di domenica 18 maggio si sono tenute le elezioni comunali a Merano, in Trentino-Alto Adige, un appuntamento elettorale molto lontano dalle strategie del governo e dell'opposizione ma al termine del quale si è assistito a una scena che ha fatto il giro del Paese: la sindaca neoeletta, Katharina Zeller, ha rifiutato di indossare la fascia tricolore che il primo cittadino uscente, Dario Dal Medico, le ha messo sulle spalle. Un gesto considerato molto grave sia dagli esponenti del centrodestra che del centrosinistra.
Gli esponenti del Partito Democratico di Merano, che hanno supportato Zeller al ballottaggio, non hanno perso tempo a esprimere il loro dissenso, anche il co-portavoce di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, ha contestato il gesto di Zeller. Dal centrodestra sono arrivati i commenti da parte anche di esponenti nazionali: tra tutti il deputato di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli, e la vicesegretaria nazionale Deborah Bergamini. Il leader della Lega, Matteo Salvini, si è limitato a dire che la sindaca è "più o meno strana".
Dopo lo scoppio delle polemiche arrivate a livello nazionale, la neoeletta sindaca di Merano ha detto che ha reagito così perché il sindaco uscente ha fatto pressione e lei si trovava in un momento di tensione e grande eccitazione. A difesa della prima cittadina si sono schierati, oltre il suo partito SVP, anche gli Schützen e il movimento popolare secessionista della Südtiroler Freiheit.
Dalle cronache locali a caso politico nazionale. La vicenda di Katharina Zeller non è passata inosservata dalla politica nazionale, sia a destra che a sinistra. Subito dopo il rifiuto della fascia tricolore, la neoeletta sindaca è stata contestata anzitutto dall'ex primo cittadino Dal Medico e dall'esponente del Partito Democratico locale Ulrike Ceresara, anche lei candidata alle elezioni e sua sostenitrice nel ballottaggio.
Il gesto tuttavia non si è fermato alla politica locale. Nella giornata di ieri, il co-portavoce di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli ha detto che la mancanza di rispetto verso il tricolore non è tollerabile e che il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi dovrebbe diffidare la sindaca. Duro anche il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, che ha definito inaccettabile l'atteggiamento della prima cittadina:
Non poteva mancare una polemica da parte del centrodestra dopo il "vilipendio" al tricolore di Merano. Il ministro dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato il caso dicendo che non avrebbe parlato di "sindaci più o meno strani" riferendosi alla Zeller. Seguono i commenti anche da parte di altri esponenti del centrodestra.
Il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia ha detto che il gesto avvenuto a Merano è grave e che la sindaca dovrebbe scusarsi con il popolo italiano. Deborah Bergamini, vicesegretaria nazionale di Forza Italia, invece ha ribadito che il rifiuto della fascia tricolore significa la sconfessione di quel mandato di rappresentanza che Zeller stessa ha ricevuto.
I partiti dell'autonomia sudtirolese si sono schierati dalla parte di Zeller. La prima a esprimersi a riguardo è stata la senatrice meranese Julia Unterberger, appartenente al Südtiroler Volkspartei - stesso partito di Zeller - che ha definito Bonelli "un piccolo Vannacci".
La fascia tricolore nel frattempo continua a far discutere anche nella giornata di oggi. La sindaca ai microfoni dell’emittente altoatesina TV33, è tornata sull’episodio del giorno precedente, quando, nel corso del passaggio di consegne, ha indossato la fascia tricolore solo per pochi secondi prima di toglierla:
Un'affermazione che ha alimentato ulteriormente le polemiche. Zeller ha comunque assicurato che la fascia verrà indossata con il massimo rispetto in tutte le occasioni previste dal protocollo istituzionale. A sostegno della sindaca si sono schierati, oltre alla SVP, anche gli Schützen sudtirolesi e il movimento secessionista Südtiroler Freiheit. Il comandante degli Schützen, Christoph Schmid, ha espresso solidarietà a Zeller ed esortato i sindaci altoatesini a continuare a utilizzare “con convinzione” il medaglione, definendolo un simbolo di autonomia duramente conquistata.
Dello stesso avviso anche Hannes Widmann, neo consigliere comunale di Südtiroler Freiheit, secondo cui non ci deve essere alcun obbligo di esibire il tricolore. Chiude il cerchio la vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano, Rosmarie Pamer (SVP), che ha espresso pieno sostegno a Zeller: