La GBU-57 Massive Ordnance Penetrator (MOP) rappresenta l'apice della tecnologia militare statunitense per la distruzione di obiettivi sotterranei fortificati. Con un peso di 14 tonnellate (13.608 kg) e una lunghezza di 6,2 metri, questa bomba "bunker buster" contiene circa 2.400-2.600 kg di esplosivo ad alto potenziale (AFX-757 e PBXN-114).
Progettata per penetrare fino a 60 metri di cemento armato o roccia prima di detonare, la sua struttura in lega d'acciaio ad alte prestazioni mantiene l'integrità durante l'impatto, garantendo esplosioni controllate all'interno delle strutture nemiche. Sviluppata dalla Boeing a partire dai primi anni 2000, la GBU-57 è guidata da un sistema GPS/INS che assicura precisione entro pochi metri dal bersaglio.
Il sito nucleare di Fordow, sepolto a 80-100 metri di profondità sotto una montagna vicino alla città sacra di Qom, è il cuore del programma nucleare iraniano. Costruito in segreto tra il 2006 e il 2007 e rivelato solo nel 2009, ospita centrifughe avanzate IR-6 e produce uranio arricchito al 60%, con tracce rilevate fino all'83.7%. La sua collocazione geologica e le barriere di cemento armato lo rendono immune agli attacchi convenzionali: i missili israeliani possono solo "graffiare" la superficie senza danneggiare le strutture interne.
La GBU-57 è l'unica arma convenzionale in grado di minacciare Fordow per tre ragioni fondamentali:
Nonostante la potenza, distruggere Fordow richiederebbe un'operazione complessa: