09 Oct, 2025 - 11:40

Come è morto Paolo Bonacelli? Biografia e vita privata: l’attore lascia la moglie Cecilia

Come è morto Paolo Bonacelli? Biografia e vita privata: l’attore lascia la moglie Cecilia

Il mondo dello spettacolo piange la scomparsa di un gigante del teatro e del cinema, Paolo Bonacelli. La causa della sua morte ancora non è stata resa nota. L’attore si è spento all’età di 88 anni, la sera di mercoledì 8 ottobre 2025. 

La notizia della scomparsa è arrivata direttamente dalla moglie dell’artista, Cecilia Zingaro.

Paolo Bonacelli: malattia e causa morte

Ancora non è stata resa nota la causa della morte di Paolo Bonacelli. L’attore è scomparso all’età di 88 anni a Roma, la sera di mercoledì 8 ottobre 2025, mentre si trovava all'Ospedale San Filippo Neri. 

Non sappiamo al momento se fosse ricoverato per una malattia o se si trovasse in ospedale a causa di un malore improvviso. 

Paolo Bonacelli età e origini

Paolo Bonacelli è morto all'età di 88 anni. Originario di Civita Castellana (Viterbo), il celebre attore era nato il 28 febbraio del 1937.

Fin da giovanissimo era appassionato del mondo dello spetacolo, ha studiato recitazione all'Accademia d'arte drammatica di Roma e ha iniziato a muovere i primi passi della sua carriera nel teatro, la sua più grande passione.

Paolo Bonacelli: moglie e figli

La notizia della tragica scomparsa di Paolo Bonacelli è stata data da sua moglie, Cecilia Zingaro. Una donna che è sempre stata affianco all’attore e che lo ha sostenuto in tutto il corso della sua lunga e fortunata carriera.

Dal web non emergono informazioni ufficiali in merito ad altri componenti della famiglia, dunque non sappiamo se Paolo Bonacelli avesse dei figli. 

Carriera

Nel corso della sua lunga e brillante carriera, Paolo Bonacelli ha lavorato nel teatro, nel cinema. e nella televisione. 

Insieme a Carlotta Barilli ha fondato la Compagnia del Porcospino. Tra gli spettacoli teatrali a cui ha preso parte ricordiamo: “Sogno di Oblomov” (1986), “Mandragola” (1996), Enrico VI (2007) e tanti altri. 

Abbiamo visto l’attore in tantissimi film destinati al grande schermo come “Salò o le 120 giornate di Sodoma” del maestro Pasolini, con cui vinse la Targa Mario Gromo. 

Ha lavorato con altri esponenti brillanti della settima arte come Rosi, Antonioni, Troisi e Cavani. Da ricordare anche il suo ruolo in "Johnny Stecchino" di Roberto Benigni, con cui si aggiudicò il Ciak d'oro ed il Nastro d'argento.

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