26 Nov, 2025 - 17:07

Moda sostenibile e Gen z: come sta cambiando l’industria del fashion

In collaborazione con
Samuel Kris Chinapah
Moda sostenibile e Gen z: come sta cambiando l’industria del fashion

La moda è uno dei settori più osservati dalla Gen Z, ma anche uno dei più impattanti a livello ambientale. Essi non si limitano a seguire le tendenze: stanno rivoluzionando il modo in cui il fashion system produce, vende e comunica.

La crescita del mercato del second-hand, vintage, thrift, piattaforme online per lo scambio e il riuso, è trainata in larga parte dai giovani. Il riuso non è più una scelta marginale: per molti è un modo semplice per risparmiare, ridurre l’impatto ambientale e costruire un proprio stile unico. Anche il fast fashion è sotto pressione: la Gen Z è sempre più critica verso i brand considerati poco trasparenti e tende a preferire realtà che investono in materiali riciclati, riduzione degli sprechi e filiere più etiche.

I social come motore del cambiamento: nasce l’estetica sostenibile

TikTok e Instagram hanno trasformato la moda sostenibile in una vera estetica culturale. Non è solo una questione di acquisti: è un’identità. I creatori parlano di riciclo creativo, upcycling, capsule wardrobe e minimalismo consapevole, spostando l’attenzione dal “comprare” al “riutilizzare”. Il risultato è che la sostenibilità è entrata nel linguaggio della moda giovane come trend, ma anche come valore.

Per molti giovani, l’abito non è più un oggetto cambiare ogni settimana, ma una scelta che deve avere senso. Qualità, durata, impatto ambientale e stile personale diventano criteri più importanti del prezzo più basso possibile. Il fashion sta cambiando perché le nuove generazioni lo stanno obbligando a cambiare.

A cura di Samuel Kris Chinapah

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