La sostenibilità non è più un tema marginale: per molti giovani è diventata un criterio decisivo anche nella scelta dell’università. Dalla gestione dei campus alle politiche energetiche, passando per trasporti, mense e progetti di ricerca, l’impegno ambientale degli atenei sta influenzando sempre più le decisioni di chi deve iscriversi.
Secondo le più recenti indagini europee sulla popolazione studentesca, oltre il 60% dei giovani tra i 18 e i 25 anni dichiara che l’impegno ambientale di un ateneo influisce sulle decisioni di iscrizione. Le generazioni più giovani non cercano solo qualità formativa, ma anche coerenza valoriale: vogliono studiare in un luogo che rispecchi le loro convinzioni su clima, energia e responsabilità sociale.
A crescere non sono solo le aspettative, ma anche le verifiche: gli studenti controllano i piani di sostenibilità, i report ambientali, la gestione dei rifiuti, la presenza di mobilità verde e le politiche di efficienza energetica. In un’epoca in cui il tema climatico è centrale nel dibattito pubblico, le università vengono percepite come attori che hanno un ruolo concreto nella transizione ecologica.
Negli ultimi anni molti atenei italiani ed europei hanno avviato interventi strutturali per rendere i campus più sostenibili. Tra i principali ambiti di investimento ci sono l’installazione di impianti fotovoltaici, la riduzione dell’uso di plastica monouso, sistemi avanzati di riciclo, programmi di risparmio energetico e l’introduzione di mense con opzioni più sostenibili dal punto di vista ambientale.
Si sta diffondendo anche una maggiore attenzione alla mobilità: campus raggiungibili con mezzi pubblici potenziati, navette ecologiche, bike sharing, percorsi pedonali e iniziative che gli spostamenti a basso impatto.
La sostenibilità non passa solo dalle infrastrutture, ma anche dalla produzione di conoscenza. Le università stanno ampliando corsi, laboratori e progetti dedicati ai temi dell’efficienza energetica, della transizione ecologica, della gestione sostenibile delle risorse e dell’impatto delle politiche ambientali.
In molti atenei si stanno diffondendo gruppi studenteschi che promuovono iniziative Green, giornate dedicate al riciclo, campagne di sensibilizzazione e attività di volontariato ambientale. Non si tratta solo di formare professionisti, ma di diffondere una cultura della responsabilità che accompagna studenti anche fuori dall’ambito accademico.
La risposta è semplice: riguarda il futuro. La Gen Z vive quotidianamente le conseguenze della crisi climatica e pretende che le istituzioni, comprese le università, si assumano una parte di responsabilità. Per molti giovani, iscriversi a un ateneo sostenibile significa fare una scelta coerente con i propri valori e contribuire a un cambiamento che li riguarda direttamente come cittadini.
Il risultato è una nuova idea di università: non solo luogo di formazione, ma anche modello di comportamento ambientale e sociale.
A cura di Samuel Kris Chinapah
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