Thomas Christopher Luciani è morto a 16 anni, accoltellato il 23 giugno 2024 a Pescara da due coetanei, che poi erano andati in spiaggia, abbandonando il suo corpo tra le sterpaglie.
Oggi, 26 novembre 2025, la Corte d’Appello dell’Aquila ha ridotto le pene inflitte ai due imputati, accusati di omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi.
Il presidente della Corte, Flavia Grilli, ha rideterminato la sentenza: per uno di loro è stata esclusa l'aggravante della crudeltà ed è stato accettato il percorso di giustizia riparativa.
Durante la requisitoria, il Procuratore Generale Alessandro Mancini aveva chiesto la conferma delle condanne di primo grado, rispettivamente 19 anni e 4 mesi e 16 anni, emesse dal Tribunale per i Minori dell’Aquila nel marzo scorso con rito abbreviato.
La pena è stata invece ridotta a 16 anni di reclusione per il primo giovane, colui che ha iniziato ad accoltellare la vittima, e a 14 anni per il secondo imputato.
Alla lettura della sentenza era presente solo uno dei due minorenni, detenuto nell’Istituto Penale per Minorenni dell’Aquila; mentre l’altro ha seguito il procedimento in videoconferenza dal carcere di Bari.
ha affermato il Procuratore generale dell’Aquila, Alessandro Mancini.
La sentenza d'Appello ha scatenato anche l'ira e la delusione della famiglia Luciani.
hanno dichiarato Giacomo Marganella e Cecilia Ventura, legali dei familiari del ragazzo ucciso.
hanno aggiunto.
Il 23 giugno 2024 Thomas Christopher Luciani, conosciuto come "Crox" tra amici, venne raggiunto in gruppo da altri giovani all’esterno della stazione ferroviaria di Pescara. Si trovava in città dopo essersi allontanato dalla comunità in cui viveva nel Molise.
Poco dopo, il ragazzo fu condotto nel parco Baden Powell dove, in una zona isolata e coperta da cespugli, fu aggredito con estrema violenza da due dei giovani, entrambi minorenni all’epoca, per un piccolo debito di 70 euro.
Fu accoltellato ripetutamente con un coltello da sub, ricevendo almeno 25 coltellate. Successivamente fu abbandonato privo di vita tra le sterpaglie del parco.
Solo alcune ore più tardi, grazie all’allarme lanciato da un altro componente del gruppo che era rimasto fuori dalla scena, il corpo senza vita di Christopher fu ritrovato dalle forze dell’ordine.
La ricostruzione di quanto accaduto è stata possibile grazie a testimonianze e indagini che hanno permesso di individuare i due responsabili. Lo scorso agosto è nata l'Associazione Crox in memoria di Thomas.
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