Si riaccendono i riflettori sull'incidente che pochi mesi prima dell'omicidio di Pierina Paganelli - avvenuto in via del Ciclamino, a Rimini, la sera del 3 ottobre 2023 - coinvolse uno dei figli della 78enne, Giuliano Saponi, poi costretto a un lungo ricovero.
La gip Raffaella Ceccarelli, davanti a cui si è tenuta l'udienza di opposizione all'archiviazione del fascicolo per lesioni personali stradali aggravate a carico di ignoti chiesta dalla Procura, ha deciso, infatti, che ci saranno nuove indagini.
L'obiettivo è semplice: chiarire, una volta per tutte, i misteri che ancora ruotano attorno all'evento, classificato dal pm come "non intenzionale" e dalla difesa di Saponi come "possibile aggressione". Ecco cosa succederà adesso.
Ricapitolando, il sostituto procuratore Luca Bertuzzi aveva chiesto l'archiviazione, ipotizzando - sulla scorta di una consulenza realizzata dal dottor Mauro Pesaresi - che Giuliano potesse essere stato colpito da un oggetto in movimento, probabilmente lo specchietto di un furgone pirata.
Quella mattina - era il 7 maggio 2023 - l'uomo, all'epoca ancora sposato con Manuela Bianchi, era uscito di casa per andare al lavoro quando, all'improvviso, era stato ritrovato in fin di vita lungo la carreggiata. Fu soccorso e ricoverato, restando per diverso tempo in coma.
Si pensò inizialmente a un incidente. Dopo l'omicidio della madre, a ottobre, i primi dubbi. Che hanno poi portato gli avvocati Marco e Monica Lunedei, che lo rappresentano, a presentare opposizione, avanzando l'ipotesi di un'aggressione, avallata dalle conclusioni di una perizia di parte.
Per fugare ogni dubbio, confermando o smentendo anche i sospetti su un possibile collegamento dell'evento con il delitto di Pierina, la gip ha detto "no" all'archiviazione, dando impulso a una nuova super consulenza, che si avvarrà probabilmente del contributo di esperti in campo cinematico.
Nel rispetto del segreto istruttorio, i legali di Saponi hanno preferito non entrare nel merito della decisione. "Al fine di mettere gli inquirenti e la magistratura nelle condizioni di poter lavorare al meglio, non riteniamo di rivelare ulteriori elementi relativi a quella che sarà l'evoluzione del procedimento".
"Abbiamo appreso informazioni da organi di stampa riguardanti il provvedimento del giudice e le richieste difensive non conformi al reale contenuto dei predetti atti, sui quali chiediamo di osservare il massimo riserbo", scrivono ancora in una nota inviata a Tag24.
Prosegue, nel frattempo, il processo per omicidio volontario aggravato nei confronti di Louis Dassilva, vicino di casa di Saponi e della madre, Pierina Paganelli, nonché ex amante di Manuela Bianchi. Il 35enne, di origini senegalesi, è accusato di aver ucciso la 78enne a coltellate, per paura che scoprisse la relazione extraconiugale che lo legava alla nuora, ma si è sempre dichiarato innocente.
Nel corso delle ultime udienze, diverse testimonianze hanno contribuito a ricostruire il suo profilo, insieme alla complessa rete di rapporti familiari e sentimentali legati all'accaduto. Fondamentale proprio quella di Saponi, che si è a lungo soffermato sul legame tra la madre e la moglie.
le sue dichiarazioni su Dassilva. Si attendono ora ulteriori sviluppi.
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