26 Oct, 2018 - 16:34

UNICEF: 2.300 bambini migranti verso Messico, servono servizi di pr...

logo tag24
L'UNICEF afferma che circa 2.300 bambini che viaggiano con la carovana di migranti ora nel Messico meridionale hanno bisogno di protezione. I bambini necessitano di servizi essenziali come assistenza sanitaria, acqua pulita e servizi igienici adeguati.

I viaggiatori hanno fatto un viaggio faticoso e pieno di pericoli

I bambini si sono stancati a causa del viaggio faticoso che li ha esposti a condizioni atmosferiche sfavorevoli come il caldo. E' infatti certo che molti bambini si siano già ammalati e siano già disidratati. Molti dei bambini e delle famiglie della carovana stanno fuggendo da bande e da violenze di genere, estorsioni, povertà. Questa è la situazione che ogni giorno milioni di bambini sud americani devono fronteggiare. Da qui la scelta se lasciare la terra natia o restare senza opportunità di futuro. Coloro che viaggiano con la carovana sperano di essere al sicuro visto il loro numero. I pericoli derivanti dall'utilizzo di rotte migratorie irregolari rimangono significativi, soprattutto per i bambini. Un viaggio lungo che non è esente da rischi e pericoli. Il lavoro che l'UNICEF sta facendo in Messico si occupa di fornire assistenza alle autorità per quanto riguarda la nutrizione  e il sostegno psicologico ai bambini. L'UNICEF e i suoi partner forniscono inoltre ai bambini e alle famiglie della carovana oltre 20.000 litri di acqua potabile sicura, kit igienico-sanitarie, sali per la reidratazione orale, protezione solare e sapone. L'organizzazione umanitaria sta cercando di sviluppare modelli alternativi alla detenzione tramite il rafforzamento della protezione tramite Consolati per i bambini sradicati. L'UNICEF ribadisce il suo invito a tutti i governi a dare priorità all'interesse superiore dei bambini nell'applicazione delle leggi e delle procedure sull'immigrazione, a tenere unite le famiglie e a trovare alternative alla detenzione dei bambini.

                                                                                                                                    Fonte DIRE

LEGGI ANCHE
LASCIA UN COMMENTO

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *

Sto inviando il commento...