Una commedia romantica ma anche un action, questo è Locked Down di Doug Liman che combina la rapina più audace al dramma relazionale, condendo il tutto con i simpatici siparietti e gli imprevisti tipici dell’era pandemica, tra smartworking, supermercati presi d’assalto, videochiamate su zoom, insonnia e pane fatto in casa. Due interpreti d’eccezione, Anne Hathaway e Chiwetel Ejiofor, una grande alchimia e un prezioso corollario di guest star tra cui Ben Stiller nel ruolo del capo-squalo di Linda. Annunciato a settembre 2020 in piena pandemia, scritto in novanta giorni e girato in soli diciotto, oltre ad essere la disavventura cinematografica di una coppia benestante che si vede confinata in una casa spaziosa, centrale, con il giardino e due camere da letto - situazione nel disagio tutto sommato ideale e che, anzi, molti invidierebbero - è anche un documento sulle nostre vite al tempo del covid. Le restrizioni adottate dal governo britannico nella lotta al virus sono un’inconveniente che coglie i due protagonisti proprio in una fase cruciale della loro relazione decennale, il divorzio. Quando si conobbero lei era una ragazza per bene con la testa a posto, lui un tipo un po’ selvaggio, un motociclista con la bandana. Furono le differenze ad unirli, quelle stesse differenze che oggi si sono appianate e hanno contribuito alla perdita di passione e interesse, scemata soprattutto in Linda prima azionista di questa rottura. Riuniti dal caso sotto lo stesso tetto per altre due lunghe settimane, arriveranno alla conclusione di volere a tutti i costi una svolta. Ma raggiungere l’obbiettivo potrebbe intrecciare di nuovo le loro esistenze.
I film figli della pandemia sembrano ormai costituire un genere a sé stante: ambientazioni minimali, cast spoglio, grande verbosità dei personaggi - monologhi/riflessioni a voce alta e dialoghi ingarbugliati che sono come fiumi in piena - un bivio dove osare è d’obbligo e una durata non indifferente. In questo caso il film che meglio si presta al confronto è, ovviamente, Malcolm e Marie. Tematiche e gestazione molto simili, anche il film Netflix ruota attorno a una coppia in crisi, seppure il percorso sia inverso. Si parte da una situazione di apparente distensione per arrivare al deflagrare del conflitto, in Locked Down, invece, è la rottura che porta verso il ricongiungimento. Ma entrambi, infondo, si pongono la stessa domanda: davvero ne usciremo migliori? Ciò che è certo è che la crisi esistenziale può essere ormai considerata alla stregua di un vero sintomo.
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