All'interno del Dl Aiuti bis compare una modifica all'art.37 che introduce la figura del "docente esperto": vediamo chi è, di cosa si occuperà e perché i sindacati sono sul piede di guerra.
La figura del docente esperto: chi è e cosa fa
Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi vara un colpo di coda alla scadenza del suo mandato introducendo del Dl Aiuti Bis la figura del "docente esperto": un meccanismo che rivoluzionerà il ruolo di alcuni insegnanti, ma che trova invece una durissima opposizione dai sindacati.
In breve si verrà a creare un élite di professori e insegnanti, che per accedervi dovranno tuttavia intraprendere un percorso lungo e laborioso dinove anni. Tanto dureranno i tre percorsi formativi consecutivi e obbligatori da frequentare, al termine dei quali i candidati saranno sottoposti a esame per essere valutati. Chi supera i tre test accede al grado di docente esperto. L'incentivo economico è di 5.650 euro annui, circa 400 al mese in più rispetto ai professori "ordinari".
Tale meccanismo è selettivo e prevede l'accesso fino a 8mila candidati all'anno. L'entrata in vigore è prevista per l'anno scolastico 2023/2024 (per ora fino al 2027/2028, dunque ciclo quinquennale), mentre non si conoscono i criteri di selezione all'ingresso. Infine, una volta ottenuto il grado di "docente esperto" non sarà più possibile tornare indietro alle vecchie mansioni e funzioni.
La mossa del ministro Bianchi manda su tutte le furie i sindacati, che da anni chiedono il rinnovo del contratto nazionale a cifre più vantaggiose. All'approvazione della bozza del testo in Cdm, le principali sigle hanno diramato un comunicato congiunto:
C'è invece soddisfazione tra gli esponenti Parlamentari della Commissione Cultura e anche presso l'Ancodis, l’associazione nazionale collaboratori dei dirigenti scolastici. Il presidente Rosolino Cicero ha difatti così commentato la novità:
Alla sua voce si è unita quella di Valentina Aprea, capogruppo di Forza Italia in commissione Cultura della Camera, che ha dichiarato: